X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

I fatti risalgono a ieri mattina quando i Carabinieri della Compagnia di Cirò Marina sono intervenuti in via Perugia. Giunti sul posto i militari, hanno iniziato la ricostruzione dei fatti sulla base delle testimonianze delle due vittime. Un litigio tra i tre fratelli, alla base del quale vi erano problematiche riconducibili all’ambito familiare essendo due di loro residenti nel palazzo di famiglia, sarebbe degenerato a tal punto che uno dei tre, Carlo Calabretta di 46 anni, geometra, è salito in casa, ha impugnato una pistola e, uscito sul balcone ed ha sparato un colpo in direzione degli altri due fratelli che però sono riusciti a ripararsi dietro un muro ed in un garage.
Il geometra è poi uscito di casa e ha tentato di dileguarsi a bordo della propria Mercedes, facendo così perdere le proprie tracce.
La circostanza che era stato sparato un colpo di pistola è stata accertata dal fatto che, per terra è stato rinvenuto e sequestrato un bossolo calibro 32. I carabinieri si sono subito attivati alla ricerca dell’autore del gesto. Le ricerche, coordinate dal Comando Provinciale di Crotone, sono state estese a tutta la provincia in particolar modo al capoluogo, direzione in cui era stato visto allontanarsi Calabretta il quale si reca spesso a Crotone per motivi di lavoro. Nel pomeriggio, la macchina è stata rinvenuta, parcheggiata nel piazzale antistante lo stadio “Ezio Scida”. I Carabinieri del NORM di Cirò Marina e quello della Compagnia di Crotone hanno così attuato un servizio di osservazione in attesa che il ricercato tornasse a riprendere l’autovettura mentre per il centro cittadino e lungo le vie principali sono stati attuati posti di blocco finalizzati ad evitare ogni possibilità di fuga o allontanamento.
L’uomo però, non è mai tornato a recuperare l’auto e forse la “pressione” esercitata dai servizi attuati dai militari si è rivelata fondamentale poiché, in nottata l’uomo, si è presentato presso il Comando della Compagnia Carabinieri di Cirò Marina dove ha anche consegnato l’arma utilizzata per far fuoco, una pistola marca Bernardelli, calibro 7,65 con matricola abrasa che è stata immediatamente presa in consegna dai Carabinieri e sottoposta a sequestro.
Calabretta è così stato dichiarato in arresto con l’accusa di porto abusivo e detenzione di arma clandestina, dovrà inoltre rispondere di ricettazione dell’arma, di minaccia aggravata dall’uso delle armi, esplosioni pericolose cercando di chiarire la sua posizione in merito al gesto che lo ha portato ad impugnare un’arma e far fuoco. Nella mattinata di oggi l’arrestato è comparso davanti al Giudice del Tribunale di Crotone, Dott. Lucente, che dopo aver convalidato l’arresto ha disposto per lui, gli arresti domiciliari.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE