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Dopo l’impegno a riavviare l’esame della Società Sviluppo Italia Calabria (del gruppo Invitalia), assunto nelle scorse settimane dal Presidente della Regione Calabria, Scopelliti e dall’Amministratore Delegato di Invitalia, Arcuri, si è svolto oggi a Roma il primo incontro operativo tra la Regione, rappresentata dall’Assessore alle Attività Produttive, Antonio Caridi ed Invitalia, rappresentata dall’Amministratore Delegato.
Al centro dei colloqui, la ricerca delle possibili soluzioni per Sviluppo Italia Calabria che, ai sensi di legge, è stata nei mesi scorsi messa in liquidazione e, da qualche giorno, ha avviato i processi di mobilità del personale. La società è stata spesso negli ultimi tre anni e, purtroppo, invano al centro di una complessa serie di discussioni finalizzate al suo trasferimento alla Regione, così come previsto dalla Legge Finanziaria del 2007.
La nuova Giunta regionale ha espresso, invece, la chiara intenzione di riprendere su basi più propositive questa trattativa, riscontrando la disponibilità di Invitalia alla ricerca – nel rispetto delle scadenze di legge – di una soluzione concreta, positiva e soprattutto risolutiva, tesa a non disperdere il valore di Sviluppo Italia Calabria ed il patrimonio di competenze presenti al suo interno, nonchè a garantire al sistema produttivo calabrese la prosecuzione delle attività finalizzate ad accompagnarne lo sviluppo. I colloqui avviati oggi proseguiranno nei prossimi giorni.
SODDISFATTI I SINDACATI
«Finalmente, dopo l’avvio della procedura di mobilità, registriamo un evento positivo, con l’incontro tra l’assessore regionale Antonio Caridi e l’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri si riaprono le trattative tra la regione Calabria e la società capofila, noi chiediamo, sostiene il segretario regionale della Uil, Bonaventura Ferri, che venga individuata una soluzione che permetta di salvaguardare i livelli occupazionali e le alte professionalità di questi lavoratori calabresi.
Questa vertenza interessa circa 150 lavoratori con le loro rispettive famiglie e non possiamo assistere in silenzio al collocamento in mobilità dei lavoratori di una società che svolge un compito centrale ed importantissimo per lo sviluppo della nostra regione e per la messa a frutto degli investimenti appositamente stanziati. Il lavoro svolto e le alte professionalità raggiunte sono un elemento ancora necessario per la Calabria e non possono essere disperse, o peggio, sostituite. L’assessore Caridi con l’incontro romano con Invitalia ha intrapreso la strada giusta tracciata durante le ultime riunioni insieme ai sindacati regionali, confederali e di categoria; è importante ora – conclude il segretario calabrese della Uil – che i soggetti aventi causa in questa vicenda facciano ognuno la propria parte per addivenire ad una risoluzione positiva e tempestiva della vicenda scongiurando, così, il licenziamento di 150 lavoratori calabresi».
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