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POTENZA – «MI CHIEDO sbigottito in che società viviamo se permettiamo in maniera così libertina a un’emittente radiofonica di invadere e pregiudicare l’integrità dei minori con trasmissioni dai contenuti così volgari che costituiscono, nel caso di specie, una caduta di stile da parte di tutto il mondo radiofonico italiano». Non è passata inosservata la lettera inviata il 17 giugno del 2008 all’Autorità garante delle comunicazioni da Enzo Fierro di Potenza. Potenza in Basilicata, anche se sul sito degli autori dello “Zoo di 105”, trasmissione cult pluripremiata da pubblico e critica, soprattutto giovanile, il capoluogo lucano va a finire in territorio pugliese.
In astinenza da due giorni, i fan di Marco Mazzoli, Fabio Alisei e Paolo Noise stanno bombardando la rete di messaggi di protesta. Primo obiettivo lui, Enzo Fierro, il papà indignato che avrebbe dato inizio a tutto con quell’esposto sull’opportunità di «sopprimere una trasmissione radiofonica» satura di «volgarità inaudite e gratuite, turpiloqui, rappresentazioni violenza fisica e verbale, allusioni e rappresentazioni di natura sessuale tali da offendere la dignità umana e la sensibilità dei minori». In tre parole dal sapore antico: «un oltraggio alla pubblica decenza», che perdipiù offenderebbe «l’immagine di un popolo civile e rispettoso del prossimo come il nostro».
Apriti cielo. Si apra anche l’etere, e a scoppio ritardato si apre. Anzi si chiude, perchè lo “Zoo” non va più in onda, e non si capisce bene perchè. L’Autorità garante delle comunicazioni sentita sull’argomento casca dalle nuvole: della delibera con la sanzione per il programma non c’è traccia. «Non esiste – tengono a precisare – c’è soltanto un procedimento che ha come oggetto diverse puntate del programma, ma l’istruttoria non si è ancora completata». A questo punto la sospensione delle trasmissioni potrebbe essere una decisione autonoma dell’emittente che ha deciso di cautelarsi in via preventiva.
Non è la prima volta che lo “Zoo” combina disastri nei suoi undici anni di storia. Due di radio e televisione assieme, con la diretta su Comedy Central, un canale satellitare, e poi la nascita della “Zoo Tv”. Da un sondaggio del Sole 24 Ore nel 2004 risulta il programma radiofonico più apprezzato a livello nazionale da un pubblico di età compresa tra i 12 e i 29 anni. Nel giugno del 2005 è il programma più ascoltato d’Italia nella sua fascia oraria. Ma nel 2007 già si parlava della sua chiusura. La cosa rientrò per motivi poco chiari, com’era nata, e qualcuno pensò addirittura a una trovata pubblicitaria. Se ne tornò a parlare due anni più tardi, dopo che nel corso della prima puntata del 2009 i conduttori si erano lasciati andare elencando una serie di possibili sevizie da sottoporre al proprio barboncino, facendo insorgere gli animalisti e la conduttrice di una nota e rigorosa trasmissione tv, Rita Dalla Chiesa. Per rimediare tutta la troupe sarebbe andata in un canile di Legnano per una puntata riparatoria. Poi una bestemmia a maggio sempre del 2009, e una pornostar a luglio di quest’anno, che mima un gesto ad alto contenuto erotico su un conduttore. Ogni volta la presa di distanza dell’editore, e la ricucitura del giorno dopo. Fino all’esposto indignato di un genitore di Potenza. Basilicata.
l.a.
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