3 minuti per la lettura
A poche ore dalla celebrazione del congresso di Italia dei Valori in Calabria è ormai certa l’elezione di Maurizio Feraudo, che è l’unico candidato, a segretario regionale. Certe sono anche le elezioni della responsabile delle donne, la lametina Maria Antonietta De Fazio, e dei giovani, il cosentino Francesco Bruno, entrambi unici candidati alle rispettive cariche. Il commissario regionale del partito, Ignazio Messina, ha tenuta oggi pomeriggio una conferenza stampa durante la quale ha evidenziato che alla scadenza della presentazione delle candidatura, «quella di Feraudo – ha detto – è l’unica presentata ed il fatto che ci sia un’unica mozione non può che fare piacere perchè ciò dimostra che c’è maturità in Idv in Calabria e c’è anche la consapevolezza che è bene fare squadra». Inoltre, «in Idv – ha sottolineato – non sono previste le correnti e chi le crea è già fuori dal partito». Nell’incontro di Lamezia, Messina ha anche effettuato un’analisi della politica regionale non disdegnando di toccare le ultime vicende che hanno riguardato il suo Partito in Calabria e che, certamente, domani affioreranno in qualche intervento nel corso dei lavori congressuali. Il commissario regionale, che è anche responsabile nazionale degli Enti locali, infatti, è stato molto chiaro anche sulla situazione del capogruppo in consiglio regionale. «Di fatto – ha detto Messina – è ancora Giordano. La politica è fatta di metodo e di merito e la sostituzione per antipatia non ci sembra sostenibile. Nell’atto di accettazione dei candidati ciascuno ha anche preso un impegno scritto e, cioè, quello di concordare con il Partito l’elezione di un capogruppo o portavoce. Si tratta di una regola nazionale. Visto che quella di Giordano è stata una scelta che mi è stata delegata dai tre consiglieri regionali che me lo hanno anche messo per iscritto, se c’è da modificare l’assetto non si scandalizza nessuno a patto che non ci siano delle motivazioni dettate da ripicche. Voglio capire, oggi da commissario e domani da responsabile nazionale degli Enti locali, le motivazioni politiche del gruppo che vuole modificare il proprio assetto e non decisioni basate su antipatie o simpatie personali. Ne discuteremo tutti insieme per comprenderne i motivi». L’analisi di Messina non ha riguardato solo la situazione del suo partito ma è andata anche oltre, guardando alle prossime amministrative in Calabria che «potranno essere la rivincita delle regionali». «In questi giorni – ha aggiunto – ho avuto un incontro anche con il commissario regionale del Pd, Adriano Musi, al quale ho detto che Idv vuole fare delle proposte e non subire condizioni, non devono esserci primogeniture. Per quello che mi riguarda, ritengo che l’obiettivo di Idv, insieme alle forze del centrosinistra sia quello di rilanciare un governo delle città che parta dai bisogni della gente ma, nello stesso tempo, non deve essere un’accozzaglia di sigle. Il Pd, secondo quello che mi ha detto Musi, proporrà candidature così come faremo noi e le scelte saranno fatte non in base alle appartenenze. Se, poi, bisogna fare le primarie, ben vengano a patto che siano vere primarie». «Noi – ha concluso – faremo coalizioni soltanto con chi non mette in lista coloro che hanno problemi con la giustizia e non hanno commesso reati contro la Pubblica amministrazione. Far crescere la Calabria, il Sud, parte da una rivoluzione culturale»
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA