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di Alfonso Pecoraro

L’ATTESA NON è stata snervante. Il metodo di allenamento, la preparazione è quella di sempre con uno schema prefissato e che porta le squadre di Nino Gagliardi al top della forma non immediatamente, ma a lungo raggio.
Dopo tutto il campionato dura fino a maggio e le energie vanno dosate. Sarebbe però paradossale far passare un messaggio per un altro: ossia, che il lavoro continuerà a essere sempre lo stesso e che l’interesse per la partita, meglio, per il risultato sarà marginale.
No. Non è così: è arrivato il campionato. sabato alle ore 19 al Pala Pergola c’è il Sarno, una delle favorite per la vittoria finale. Ma poco importa: Gagliardi dice che “un’avversaria vale l’altra, perchè le dobbiamo affrontare tutte”. Però partire con il piede giusto contro una grande del campionato sarà fondamentale per “scoprire” le proprie ambizioni, almeno misurandosi con un’avversaria degna di tal nome. Perchè, in effetti, la Coppa Italia e le amichevoli, da questo punto di vista, non hanno fornito grossi spunti. E’ pur vero che sono state affrontate avversarie di valore crescente, ma è anche vero che l’adrenalina che va in circolo quando si gioca per i tre punti è un’altra rispetto ai noiosi allenamenti invernali. Ed allora eccolo qua il Gagliardi-pensiero a poco dal via di una stagione nella quale anche lui si gioca molto. Ha lavorato su un gruppo giovane, rinnovato, e dalle grosse potenzialità. Toccherà anche al barese tirarle fuori e fare risultati col materiale a disposizione.
«Abbiamo cambiato molto – dice – ci aspettavamo le difficoltà iniziali, nello stesso modo in cui ho visto i progressi. E’ chiaro però che saranno le partite a dirci chi siamo veramente».
Primo avversario difficile, magari la sorte non è stata benevola: «Non importa. Ogni partita avrà una storia a sè e come tale va affrontata. Meglio quando sai che l’avversario ha qualcosa in più di te. Giochi con la tranquillità necessaria di chi non ha niente da perdere».
Gagliardi non fa nomi di possibili sorprese per la sua squadra, ma è evidente che anche lui la vuole vedere all’opera: «L’attesa è finita, è il momento di giocare. Quando in palio ci sono i tre punti è molto più affascinante lavorare e preparare le partite. Vediamo che cosa siamo stati in grado di fare fino ad oggi, fermo restando che il processo di crescita di questa squadra sarà graduale».
I margini di miglioramento ci sono. La possibilità di disputare un campionato “divertente”, come si augurano tutti, ci sono. La Polizia Municipale è cresciuta in questi giorni dal punto di vista fisico, ma anche da quello tattico. Gagliardi sta correggendo qualche errore, le atlete si stanno impegnando, magari non saranno ancora brillantissime, ma bisogna dare tempo al tempo. Il lavoro pesante che hanno svolto fino ad oggi porterà i suoi frutti. Sapere che si comincia a giocare per i tre punti è un incoraggiamento da non sottovalutare.

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