4 minuti per la lettura
I carri, la tradizione, le bande musicali, i gruppi folk, ed ancora dalle top car Ferrari alle Maserati alle auto d’epoca. Migliaia di bandiere, e ancora di più le celebrità, italiane e italoamericane. Ma soprattutto 35 mila partecipanti alla sfilata lungo l’infinita Fifth Avenue. La missione negli Stati Uniti della delegazione del Consiglio regionale guidata dal presidente Francesco Talarico ha concluso la sua tappa a Manhattan per le celebrazioni del Columbus Day culminate con la celeberrima sfilata sulla Quinta Strada.
E qui il presidente Talarico ha avuto modo di conoscere e avere scambi di battute col sindaco della città, Michael Bloomberg e con Andrew Cuomo, candidato democratico alle imminenti elezioni per la carica di Governatore dello Stato di New York. Insieme a Talarico, alla più famosa delle celebrazioni italiane nel mondo, i consiglieri Luigi Fedele (capogruppo del Pdl), Nino De Gaetano (capogruppo Federazione della Sinistra) e Alfonso Dattolo, presidente della Commissione «Territorio e Ambiente») e l’assessore alle politiche agricole, Michele Trematerra. La delegazione dell’Assemblea calabrese ha partecipato, su invito della «Columbia Citizens Foundation», alle manifestazioni del Columbus Day e alla tradizionale Parata che celebra l’orgoglio italiano negli USA e che ieri ha avuto come «Grand Marshal» Maria Bartiromo, la giornalista anchor-woman della rete CNBC’ e titolare de «The Wall Street Journal Report with Maria Bartiromo» ma ha premiatao anche Frank Bisignano, l’oriundo calabrese (originario di Bisignano-Cosenza) direttore generale dell’istituto di credito «JP Morgan Chase».
Giunta alla 66esima edizione (la prima risale al 1929), quest’anno la manifestazione newyorkese ha visto la rappresentanza del Consiglio regionale sfilare lungo il percorso della parata accompagnato dal ritmo coinvolgente del gruppo folk «Terra di Calabria» di Lamezia Terme, una giovane formazione musicale che ha riscosso notevole successo riproponendo i più allegri e trascinanti brani etnici calabresi. Così una fisarmonica, insieme a un organetto e ai pifferi, i tamburelli e tutte le tipiche percussioni calabresi, hanno levato le loro note ancestrali sfidando i grattacieli. Alla delegazione ufficiale del Consiglio regionale si sono avvicinati durante la parata sindaci e delegazioni di comuni e associazioni venute dalla Calabria e oriundi di tutte e cinque le provincie ma anche parenti, amici e nipoti, quasi sempre giovani che ormai parlano esclusivamente inglese anche se sventolano il tricolore e cantano «Calavrisella». A New York si festeggia il Columbus Day ma ormai da anni, fra i nostri corregionali, si parla anche di «Calabrian pride», di orgoglio calabrese.
La Calabria è, del resto, ogni anno sempre più visibile nella kermesse. Ha conquistato un posto di tutto rispetto nel festival marciante che ha animato anche ieri la grande sfilata che è dedicata all’esaltazione di quello spirito italiano di rinascita, progresso e modernizzazione. Cristoforo Colombo è il simbolo di questa sfida. La molla che lo spinse a solcare l’oceano e a cambiare la geografia e la storia del mondo non è poi molto diversa da quello che ha indotto milioni di italiani ad affrontare sacrifici indicibili e fatica immane per approdare in America. «Delle sfide della società attuale e in particolare del ruolo delle istituzioni locali per rafforzare le relazioni e le collaborazioni internazionali tra i popoli – riferisce il presidente Talarico – ho potuto brevemente parlare sia incontrando il sindaco Bloomberg che nel colloquio avuto con Andrew Cuomo. In particolare a Cuomo, che è figlio dell’ex governatore, Mario Cuomo, ho formulato gli auguri più sinceri dei calabresi per l’appuntamento elettorale del 4 novembre».
Ma alla vigilia della sfilata, domenica sera nella sala convegni dell’Hotel Jolly Tower su Madison Avenue, la delegazione calabrese ha avuto un’altra tappa importante della missione in USA. È stato presentato ufficialmente a New York, infatti, il libro «Fare fortuna – Storie di calabresi lontani da casa» di Giusva Branca e Raffaele Mortelliti, una densa «galleria» di uomini, donne e saghe familiari edita da Urbabooks, che ripercorre le varie fasi della nostra emigrazione in America. Microstorie e grandi vicende collettive, insomma, emblematiche di quelle «dei tantissimi calabresi che coi loro sacrifici e col loro patrimonio di lavoro, di cultura e tradizioni – ha rimarcato il presidente Talarico – hanno contribuito a costruire l’America di oggi.
«Storie come quelle dei fratelli Gregory ed Ernest Schimizzi, originari di Platì e Natile Vecchio (RC), che oggi sono titolari della emittente televisiva VV-TV Hampton Television e sono stati premiati dal presidente Talarico con delle medaglie commemorative. La serata al Jolly Tower, conclusa dai ritmi travolgenti del gruppo folk «Terra di Calabria» diretto da Orlando Vescio, ha propiziato una tarantella collettiva che ha coinvolto il folto pubblico di nostri corregionali emigrati a New York e non ha lasciato insensibile qualche membro della delegazione istituzionale. Al termine dell’evento, una ricca ed esaustiva degustazione enogastronomica a base di prodotti tipici che l’assessore Michele Trematerra ha presentato come «una saporita rassegna delle eccellenze calabresi». «Un paniere di prodotti di grande valore organolettico e di indiscussa qualità – ha aggiunto l’esponente del governo regionale – che testimonia il livello raggiunto dalle nostre aziende che ormai sfidano i mercati internazionali senza più complessi, prodotti nei quali dobbiamo credere di più per veicolarli e farli apprezzare in tutto il mondo».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA