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MELFI – Con l’accusa di furto aggravato in concorso i carabinieri della compagnia di Melfi, nella notte di giovedì scorso, hanno tratto in arresto Rosario Nazzareno Grisolo di trentotto anni residente a Venosa, Gerardo Battilana, trentanove anni di Melfi, ed il cinquantanovenne Nicola Cellino, di Ascoli Satriano. I tre uomini avevano organizzato un furto di componenti auto, all’interno della Fiat Sata di San Nicola di Melfi. I pezzi di ricambio rubati, per un valore complessivo di circa centomila euro, sarebbero poi stati immessi sul mercato clandestino assai fiorente del settore. Già da qualche settimana i militari dell’arma, coordinati dal capitano Antonio Contente, avevano intensificato i controlli nella zona industriale lucana dove nel 2007 un’altra operazione simile aveva condotto a ben dieci provvedimenti di custodia cautelare e circa quaranta indagati. Quell’inchiesta, denominata “Fiat Lux”, portò al sequestro di materiale per un valore complessivo di quattro milioni e mezzo di euro. Come in quel caso anche stavolta gli inquirenti ritengono che sia stata organizzata una vera e propria associazione a delinquere. Confidando nel buio della notte, il carrellista melfitano della Sata, Gerardo Battilana aveva provveduto a riempire un camion intero di auto componenti. Con il tir ben carico, l’autotrasportatore pugliese Nicola Cellino aveva provato ad uscire dalla fabbrica del Lingotto anche grazie alla complicità del sorvegliante venosino, Rosario Nazzareno Grisolo. Il vigilante Sata, con il compito proprio di controllare le operazioni di carico e scarico dei mezzi pesanti in entrata ed in uscita dallo stabilimento, aveva lasciato passare indisturbato il camion. I tre protagonisti del furto, ovviamente, erano ignari del fatto di essere osservati dai carabinieri e pensavano di aver portato a termine l’operazione. Una volta sulla strada esterna allo stabilimento, tuttavia, i militari della stazione di San Nicola di Melfi sono intervenuti ed hanno arrestato il pregiudicato di Ascoli Satriano alla guida del camion. Contestualmente si è provveduto ad arrestare anche gli altri due complici che ora si trovano associati presso la casa circondariale di Melfi. Il fenomeno dei furti in Sata, che si sperava debellato, evidentemente ha subito una nuova recrudescenza. Secondo gli inquirenti, dopo l’operazione, “Fiat Lux” altre bande di criminali si sono nuovamente organizzate potendo contare su carrellisti senza scrupoli, rivenditori di auto componenti al dettaglio compiacenti, autotrasportatori con precedenti penali, sorveglianti disonesti. Per il buon esito di questa ennesima operazione, condotta dai carabinieri del Norm di Melfi coordinati dal tenente Vincenzo Varriale, si è rivelata decisiva la collaborazione dei vertici aziendali Sata. In queste operazioni di repressione del crimine l’azienda lucana del gruppo automobilistico piemontese offre la massima collaborazione possibile ai carabinieri per evitare di subire un danno economico enorme. I pezzi di ricambio rinvenuti sul tir sequestrato sono già stati restituiti al responsabile di fabbrica. Determinante è stato pure il lavoro compiuto dai carabinieri della compagnia di San Nicola di Melfi, attualmente guidata dal maresciallo, Sergio Festa. Ancora una volta l’infedeltà sul luogo di lavoro non ha premiato. La Fiat di San Nicola di Melfi, purtroppo, ha già sperimentato questo tipo di deleterio rapporto viziato, con dipendenti cui non basta un lavoro sicuro ed uno stipendio fisso a fine mese.
Vittorio Laviano
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