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di PIERO QUARTO
CI RISIAMO. Esattamente come un anno fa e con gli stessi problemi derivanti dal Patto di stabilità. I conti della Provincia di Matera risultano decisamente bloccati, i risparmi in questo contesto non riescono a cambiare gli equilibri ed il risultato è inevitabile: «siamo stati costretti a bloccare i pagamenti alle imprese per evitare guai peggiori, al momento però senza una cifra di 5 milioni 583 mila euro proveniente dalla Regione andremmo incontro a grosse difficoltà».
A spiegarlo è l’assessore al bilancio Domenico Smaldone che non esita a dire: «rispetto a qualche mese fa non ci sono stati miglioramenti significativi, la situazione è drammatica anche se noi in queste condizioni siamo riusciti a garantire tutti quanti i servizi essenziali, a tagliare ancora le spese istituzionali riducendole davvero al minimo.
A questo punto però sono davvero preoccupato per l’agibilità istituzionale e del personale.
Questa non è un’esagerazione».
Stando infatti alle norme del Patto di stabilità e senza l’intervento regionale la Provincia vedrebbe diminuire quei 5 milioni dal contributo che oggi riceve dalla Stato con ovvie ripercussioni sulla gestione futura.
«Eppure non siamo certo con le mani in mano ci stiamo dando da fare e abbiamo appaltato, per esempio 31 milioni di euro di viabilità con una serie di interventi importanti ed attesi». Smaldone che qualche giorno fa ha incontrato l’intera maggioranza per affrontare le questioni e i numeri del bilancio alla vigilia dell’approvazione prevista per il 12 ottobre degli equilibri, tiene a sottolineare: «a questo punto io ho intenzione di coinvolgere gli assessori e i consiglieri regionali materani oltrechè i parlamentari per far fronte comune e necessariamente intervenire di fronte a questa situazione.
Malgrado infatti le rassicurazioni che pure ci sono giunte non abbiamo avuto la rispondenza di atti concreti che ci lascino oggi maggiormente tranquilli».
«Ci sono», continua Smaldone, «1,2 milioni di euro di somme in pagamento per le imprese del territorio che siamo pronti a liquidare ma che non paghiamo per evitare di aggravare questa situazione». Le soluzioni prospettate che vanno innanzitutto nella direzione della regionalizzazione del Patto di stabilità non sembrano praticabili in tempi brevi, quindi per evitare guai peggiori da qui alla fine dell’anno la Provincia ha bisogno di un nuovo intervento regionale come quello dell’anno passato: «purtroppo si sta creando una condizione strutturale di assoggettamento agli interventi regionali, anche quest’anno è di 2,6 milioni di euro la somma immolata al Patto ma siamo sempre nella stessa situazione.
Ci auguriamo che davvero, come pare, qualcosa si muova nel rapporto Governo-enti locali e che si cambino le regole del Patto. Bilanci sani come il nostro non possono essere bloccati e penalizzati alla stregua di situazione di generale dissesto».
Parole che oramai si ripetono dall’inizio di questa legislatura e che registrano una sofferenza e una difficoltà di gestione degli interventi provinciali limitati da questa situazione. Un’eventualità che in un periodo di crisi resta ancor più intollerabile.
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