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La «Patata della Sila» ha conquistato per l’Italia una nuova indicazione geografica protetta (Igp) contro imitazioni e falsi in Europa. di cui si ha già notizia nella Statistica del Regno di Napoli del 1811. La coltivazione della patata ha rappresentato da sempre un’importante fonte economica per l’Altopiano silano. La zona di produzione comprende esclusivamente il territorio dei seguenti comuni: Acri, Aprigliano, Bocchigliero, Celico, Colosimi, Longobucco, Parenti, Pedace, Rogliano, San Giovanni in Fiore, Serra Pedace, Spezzano della Sila, Spezzano Piccolo, in provincia di Cosenza e il comune di Taverna in provincia di Catanzaro.
«La patata della Sila» si contraddistingue per la capacità di lunga conservazione e per le ottime qualità culinarie. In particolare, la grande attitudine alla frittura risulta essere legata agli ottimi valori di sostanza secca riscontrati dopo la cottura in olio, che permettono una maggiore persistenza del colore bianco-giallo della polpa della patata. Inoltre, il sapore tipico della patata risulta essere più marcato, la buccia più spessa e resistente alle lavorazioni meccaniche rispetto alle altre patate».
Ora la «Patata della Sila» è ufficialmente nella lista dei prodotti di eccellenza dell’agroalimentare europeo in cui l’Italia è leader.

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