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di PIERO QUARTO
Sono stati tre ordini del giorni su Banca del Mezzogiorno, Inail e Ferrosud a tenere banco per gran parte del Consiglio comunale di Matera che ha approvato a maggioranza nella tarda serata di ieri gli equilibri di bilancio e che ha approvato, in pochi minuti, la convenzione dei Pisus che dovrà essere portata in Consiglio nelle prossime settimane. Ritirati invece i dieci punti che riguardavano debiti fuori bilancio per un supplemento di analisi in commissione e per un approdo in Consiglio che, come ha annunciato l’assessore comunale Rocco Rivelli sarà entro il 30 novembre quando bisognerà approvare l’assestamento di bilancio.
«Siamo d’accordo sull’idea di ripianare debiti fuori bilancio che sono per lo più sentenze del giudice» racconta il presidente della commissione bilancio Cristoforo Cosola del Pdl, «spesso si dimentica che i cittadini aspettano quanto dovuto anche da molti anni, in qualche caso più di trenta. E fortuna che c’è un avanzo di amministrazione, l’approfondimento ora sarà fatta con celerità entro un mese circa. In più occasioni in commissione è stata messa in evidenza la carenza di documentazione sui singoli punti che andranno approfonditi».
A tenere banco in avvio i tre ordini del giorno. Il primo sulla Banca del Mezzogiorno: «il consiglio comunale», si legge, «evidenzia senza se e senza ma la propria contrarietà all’iniziativa avviata dalla banca contro la quale impegna se stesso, il sindaco, la giunta e l’intera città in una mobilitazione per l’adozione di ogni forma legittima di contrasto, ivi compreso l’annullamento da subito di ogni tipo di rapporto con suddetto istituto». Il provvedimento è stato votato all’unanimità con il sindaco Adduce che ha sottolineato la necessità “di collocazione nel nostro territorio dei centri strategici, è una decisione che trascuara il patrimonio costruito negli anni dalla Bpmat che è un pezzo di storia della nostra terra e che ha bisogno di rimanere sempre più ancorata al territorio. Decisioni così», ha aggiunto Adduce, «ci fanno fare dei passi indietro e le ritengo dannose per il territorio e la stessa banca». Più diretto Angelo Tosto che ha sottolineato come la «banca ci è stata espropriata da anni, da quando abbiamo permesso ad istituto di avere una proprietà padana e poi ci siamo fatti imbottire da slogan per arrivare alla fusione. Ora io mi appello ad identità ed appartenenza dei materani che di fronte ad una scelta scellerata ritirino i loro depositi e facciano investimenti altrove».
Parole chiare anche sull’Inail: «siamo convinti che le economie non vanno tagliate ma organizzate in funzione dei bisogni dei cittadini e il Consiglio chiede al sindaco e alla giunta di intervenire nei confronti del Governo affinchè i vertici Inail tornino sulla loro decisione». Infine la questione Ferrosud, la crisi dell’azienda e il confronto di queste ore con i creditori: «il Consiglio impegna sindaco e giunta a produrre tutti gli atti di propria competenza sollecitando l’intervento del Governo nazionale e regionale per sostenere lo stabilimento Ferrosud di matera e rafforzarne la missione produttiva per rilanciare lo stabilimento». In particolare sull’argomento Acito ha chiesto un Consiglio comunale ad hoc sulla crisi industriale a Matera mentre Tosto ha chiesto un impegno per destinare gli investimenti ferroviari al Sud del Governo nazionale anche a Matera attraverso l’attribuzione delle commesse alla stessa Ferrosud.

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