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Non ha risposto al gip, avvalendosi della facoltà di non rispondere, Ivan Nava, arrestato nell’ambito operazione Epilogo, contro la cosca Serraino della ‘ndrangheta ed accusato di essere il responsabile dell’atto intimidatorio ai danni del giornalista Antonino Monteleone.
A Monteleone, il 5 febbraio scorso, è stata incendiata l’automobile. Un gesto che ha rappresentato una reazione, secondo quanto è emerso dall’inchiesta, ad alcuni suoi articoli sulla cosca Serraino. Nava è anche indagato nell’inchiesta per l’attentato alla Procura generale di Reggio Calabria, per il quale gli è stata notificata un’informazione di garanzia. L’argomento non è stato però trattato nel corso dell’interrogatorio perchè la relativa inchiesta è condotta dalla Dda di catanzaro. Ha invece risposto alle domande del gip Domenico Santoro, presente anche il pm della Dda Marco Colamonici, un altro degli arrestati di ieri, Fabio Giardiniere, considerato un elemento di spicco della cosca perchè genero del defunto boss Domenico Serraino. Giardiniere, che era assistito come difensore di fiducia dall’avvocato Francesco Calabrese, ha negato ogni addebito.
Nel corso della giornata di ieri, si sono svolti inoltre, gli interrogatori di garanzia di Maurizio Cortese, Giacomo Iaria, Domenico Russo, Anna Maria Adamo, Antonio Barbaro, Giovanni Siclari, Anna Maria Adamo e Salvatore Scopelliti. Tutti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Gli interrogatori riprendono oggi, quando, fra gli altri, sarà sentito Giovanni Morabito, consigliere comunale di maggioranza a Cardeto, eletto nel 2009 con una lista civica di centrodestra.
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