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E’ durato circa un’ora l’intervento del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per le comunicazioni del governo sulla situazione politica generale, che si è svolto nell’aula di Montecitorio. Tra i punti illustrati dal premier anche quello relativo all’autostrada A3 Salerno Reggio Calabria: «Saranno triplicati gli interventi sul Mezzogiorno nei prossimi anni – ha detto Silvio Berlusconi – con investimenti per 21 miliardi di euro pari al 40% di quelli tutali, raggiungendo nel 2013 alcuni risultati importanti come il completamento del Salerno-Reggio Calabria». Nel momento in cui il premier ha promesso di completare la Salerno Reggio-Calabria entro il 2013, nell’emiciclo di Montecitorio è risuonata una rumorosa risata dagli scranni delle opposizioni. LE REAZIONI
Sono state numerose le reazioni all’affermazione di Berlusconi relativo all’A3 ed è subito scattata la polemica: «Un discorso da primo giorno di scuola, fatto solo di buoni sentimenti e di buone intenzioni – ha detto il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini – che avrebbe avuto un senso solo se l’avesse fatto nel ’94». Casini ha citato come esempio proprio il caso della Salerno-Reggio Calabria: «Berlusconi ne ha parlato – ha sottolineato – proprio mentre in Commissione hanno bocciato i fondi per la Salerno-Reggio e per la Statale Ionica». Insomma, ha proseguito, «se avesse detto queste cose nel ’94 era più credibile. La maggior parte delle cose che ha detto non sono state poi fatte». Quanto poi al riferimento sulle elezioni fatto dal premier nel suo intervento, Casini ha detto: «E’ un discorso molto elettorale». «Il Premier ha annunciato la fine dei lavori sulla Salerno-Reggio entro il 2013, ma l’unica cosa certa è che a partire dal prossimo mese di maggio gli automobilisti che si troveranno a percorrere le gimkane tra gli infiniti lavori dovranno pagare i pedaggi, così come voluto da Tremonti nella manovra e sostenuto di parlamentari del Pdl». Questo invece il commento del deputato e capogruppo del Pd in commissione Trasporti alla Camera, Michele Meta, relativamente alle parole del Presidente Berlusconi: «Abbiamo avuto conferma dal Premier, inoltre, che l’unica strategia del Governo per favorire i trasporti e garantire il diritto alla mobilità del Mezzogiorno, come del resto del Paese, passa esclusivamente per opere infrastrutturali funzionali al mezzo di trasporto più pericoloso ed inquinante: l’automobile.
Il semplice fatto – conclude Meta -, che si prosegue spediti sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto, sottraendo risorse dalla cura del ferro o dai trasporti via mare, dimostra l’incapacità del Governo e del Premier di guardare la realtà e di rispondere alle vere esigenze dei pendolari».«Se Berlusconi avesse fatto l’attore, avrebbe vinto almeno una decina di oscar. Come recita lui, mai nessuno nella storia del cinema. Alla Camera oggi ha dato il meglio di quel grande attore che è. Una recita perfetta!». Lo afferma Franco Laratta, deputato del Pd, che aggiunge: «Strade, autostrade, ferrovie, il Ponte subito e… 21 miliardi di euro di investimenti. Il Sud ha ricevuto una grande attenzione nel discorso del premier. Berlusconi si è trasformato alla Camera in una befana. O meglio ancora, in un illusionista. Uno sfacciato prestigiatore che non sa e non conosce le drammatiche condizioni in cui vive il Sud. E continua ad illuderlo e ingannarlo».«Le parole di Berlusconi sul Mezzogiorno più che generiche sono offensive. Rispondere con slogan ai problemi del Sud, depredato dal suo governo persino dei fondi che gli erano destinati, è, dopo due anni e mezzo di governo, di una gravità inaudita». E’ questo il commento della parlamentare del Pd Doris Lo Moro: «Sul problema giovanile – aggiunge – si è limitato a dire che i giovani sono il futuro del Paese, ma non una parola su cosa il Governo intende fare per contrastare la disoccupazione giovanile che nel Sud è una vera e propria emergenza. Nel suo discorso non è emersa la consapevolezza del clima di tensione che sta vivendo il Sud per l’escalation di intimidazioni e di minacce che ha riguardato in maniera massiccia, oltre alle imprese e agli esercizi commerciali, giornalisti, amministratori e magistrati. Non una parola su fatti come l’omicidio del Sindaco di Pollica e gli attentati reiterati in danno del Procuratore generale di Reggio Calabria per i quali si sono mobilitati decine di migliaia di persone solo qualche giorno fa».
«Se qualche parlamentare del Sud cercava un motivo per votare la fiducia – conclude Doris Lo Moro – non può dire di averlo trovato oggi. Parole d’ordine consumate come la Banca del Sud, il completamento della Salerno-Reggio Calabria e i lavori della statale 106, in questa fase significano solo una cosa: Berlusconi non è in grado più di offrire neanche sogni o illusioni».IL MINISTRO MATTEOLI: “SONO STUFO DELLE BUGIE”
Non si è fatta attendere la risposta del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Altero Matteoli, che ha annunciato di voler inviare una lettera ai parlamentari per informarli dello stato di avanzamento dei lavori sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria. «Invierò una lettera ai parlamentari per informarli di quello che sta accadendo perchè sono stufo che non si dica la verità», ha detto Matteoli parlando con i giornalisti a margine del dibattito in corso alla Camera. Il ministro ha spiegato che l’autostrada Salerno-Reggio Calabria «è lunga 440 km, di cui 210 sono già stati aperti e 174 sono già appaltati e finanziati. Manca – ha aggiunto – la differenza di 50-60 km per i quali si sta definendo il progetto definitivo e poi in base a quello si troveranno i finanziamenti. Tutto il resto è già appaltato e finanziato». Pertanto, ha detto Matteoli, «entro il 2014» sarà ultimato il 90% dell’autostrada e per i restanti 50 km la tempistica dipenderà dal progetto definitivo.
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