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Dodici persone, tra cui nove già in carcere, sono state raggiunte oggi da ordinanze di custodia cautelare nel prosieguo dell’inchiesta sulle attività di un clan di ‘ndrangheta attivo in Lombardia e che all’inizio del mese di luglio aveva portato all’arresto di altre 15 persone nonchè a numerose perquisizioni e sequestri di immobili. Tra gli arrestati anche un legale e una vittima di usura. In manette è finito l’avvocato Luciano Lampugnani, 55 anni, di Rho (Mi), indagato per tentata estorsione e riciclaggio. Secondo quanto accertato dalle indagini Lampugnani avrebbe fatto pressioni sulle vittime di usura. Una di loro è stata arrestata con le accuse di favoreggiamento e false dichiarazioni. Si tratta di un panettiere di 54 anni che si era sempre rifiutato di collaborare e aveva consigliato ad altre vittime di non rispondere alle domande degli inquirenti.
Gli arresti seguono dunque l’operazione che a luglio ha preso di mira in particolare il gruppo della famiglia Valle, attivo a Milano, colpito tra l’altro col sequestro di immobili per otto milioni di euro. I Valle sarebbero legati al clan dei De Stefano, ritenuto responsabile di un grosso giro di usura e racket nel campo degli immobili.
I prestiti a usura a piccoli imprenditori in difficoltà per la crisi economica sarebbero stati la specialità del gruppo, con a capo, ha scritto il gip Gennari a luglio, il 73enne Francesco Valle e i figli Fortunato e Angela. L’organizzazione aveva come base una masseria equipaggiata come un bunker, dove i debitori venivano “intimiditi e picchiati”, aveva scritto il gip nell’ordinanza. L’associazione criminale aveva stabilito la base logistica nella proprietà ‘La Masseria’, a Cisliano; una sorta di bunker, munito di sofisticate apparecchiature di sicurezza (telecamere, sensori, impianti di allarme, etc.) in modo da impedire l’accesso a terzi e di prevenire qualunque intrusione da parte delle forze di polizia.
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