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Potrebbe essere di un giovane di Catanzaro coinvolto nella piccola criminalità il corpo semicarbonizzato rinvenuto ieri sera in un casolare abbandonato nel territorio di Simeri Crichi. I carabinieri sono al lavoro per risalire all’identità del corpo. La vittima, prima di essere bruciata, sarebbe stata malmenata e raggiunta da quattro colpi di pistola, uno dei quali alla testa. La scoperta del corpo è stata fatta dai vigili del fuoco giunti sul luogo del ritrovamento in contrada Petrara, località Merano, e certi di trovarsi davanti ad un incendio di natura vandalica. Ma poi, la macabra scoperta. Nel casolare sono intervenuti anche il medico legale dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, Federica Colosimo, e il Reparto investigazioni scientifiche dell’Arma che hanno effettuato i rilievi sul cadavere e nell´immobile. Secondo la ricostruzione, il corpo sarebbe di un uomo di giovane età, probabilmente sulla trentina, con il volto che era riconoscibile perché non avvolto dal rogo. Resta da chiarire se è stato quel vecchio casolare abbandonato, che stando ad alcune testimonianze sembra essere il saltuario rifugio di un anziano barbone, il luogo del delitto oppure il corpo è stato successivamente portato nello stabile prima di appiccare il fuoco. Il corpo è stato trasportato nell´obitorio dell’Ateneo di Catanzaro per l’esame autoptico.

LE INDAGINI
Al corpo carbonizzato trovato ieri a Simeri Crichi è stata data l’identità: si tratta di Antonio Aloi, 39 anni di Catanzaro. Gli inquirenti, pur non escludendo ancora alcuna ipotesi, stanno setacciando la vita privata dell’operaio edile e il giro di droga del Catanzarese. Nel passato della vittima ci sono alcuni fatti che vengono ritenuti interessanti. Intanto l’arresto per maltrattamenti in famiglia, avvenuto nel 2009, quindi le frequentazioni dell’uomo nel giro della droga.
L’esecuzione avvenuta nella serata di ieri con quattro colpi di pistola calibro 7,65, seguiti dal rogo che ha bruciato parzialmente il corpo, dimostra che chi ha ucciso non voleva lasciare tracce. Anche se le fiamme non si sono sviluppate come, forse, l’assassino o gli assassini volevano, dal momento che sono state domate in pochi minuti dai Vigili del fuoco allertati da alcuni automobilisti di passaggio. Nella giornata di oggi, o al massimo domani, dovrebbe svolgersi l’esame autoptico affidato al medico legale Federica Colosimo dell’Università «Magna Graecia» di Catanzaro. Nelle indagini è anche emerso che l’uomo sarebbe stato portato nel casolare ancora vivo, e qui sarebbe stato ucciso e dato alle fiamme.

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