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GIRO targato Russia. Artur Shaymuratov si conferma e vince la 29esima edizione del Giro di Basilicata, memorial Augusto Viggiani. Sul traguardo di Bella, nella terza ed ultima tappa, partita da Acerenza, vince Manuel Senni, che si mette tutti alle spalle dopo i 106 chilometri fatti di grandi salite, come il Gran Premio della Montagna di Monticchio. E se la tappa ha parlato italiano, per l’intero Giro ha soffiato il vento dell’est. E l’en plein fatto registrare da Artus Shaumuratov ne è l’emblema. Dominando il Giro con un tempo complessivo di otto ore, dodici minuti e ventinove secondi, si è anche aggiudicato ben tre delle cinque maglie messe a disposizione dagli organizzatori: quella bianca della classifica generale, quella rosa di miglior giovane e ovviamente quella fucsia di miglior straniero.
«Si tratta della mia seconda vittoria in carriera – commenta Shaymuratov a fine Giro – ma devo ovviamente ringraziare i miei compagni di squadre perchè senza di loro non avrei potuto vincere».
Bilancio positivo anche per Sileo: «Tutto è andato secondo i piani. Dal punto di vista organizzativo ha funzionato ogni cosa al meglio. Piace anche ricevere i complimenti da parte del giudice di gara francese, che ha apprezzato la nostra regione, scoprendo una parte dell’Italia che non conosceva, è ha anche lodato anche l’organizzazione per la sicurezza offerta all’intera carovana».
In più è stata istituita per i vincitori di ogni ulti tappa del Giro di Basilicata, una speciale coppa in ricordo di Antony Orsani, recentemente deceduto. Questa volta è stata assegnata a Senni. Ricordiamo inoltre che il migliore degli lucani è stato Michele Viola, che ha chiuso al decimo posto.
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