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«Il recente nubifragio che ha colpito la Calabria, in particolare la città di Reggio Calabria, con tutti i danni che ha provocato ha mostrato ancora una volta la fragilità idrogeologica del territorio». E’ quanto afferma il presidente dei Geologi calabresi, Arcangelo Francesco Violo, che lancia l’ennesimo allarme sullo stato del territorio regionale. «Siamo reduci – aggiunge – da due stagioni invernali che hanno pesantemente segnato il territorio. Si è registrata l’attivazione di migliaia di frane di piccola e grande entità che hanno reso delicatissima la situazione. Un’altro inverno piovoso potrebbe davvero mettere in ginocchio la nostra regione. Bisogna predisporre, con urgenza, quegli strumenti capaci di mitigare gli effetti devastanti di questi fenomeni naturali. Benchè la Regione Calabria abbia varato la prima fase del ‘Piano di Difesa del Suolò, rivolta agli interventi puntuali ed urgenti, si prevede che le procedure per renderli cantierabili saranno piuttosto lunghe e dunque sappiamo con certezza che trascorreremo il prossimo inverno senza aver messo in sicurezza le criticità manifestatesi in queste ultime due stagioni invernali».
Per Violo è necessario affrontare la materia senza perdere altro tempo, attraverso un approccio decisionista che apra una stagione nuova segnata dall’attuazione di una seria politica di previsione e prevenzione dei rischi naturali. «Una soluzione immediatamente efficace – prosegue – è quella, sul modello di ciò che è stato fatto in Sicilia, della predisposizione di squadre di tecnici per la prevenzione attraverso una convenzione tra Regione, Ordine dei Geologi e Protezione Civile. Una sorta di rete di ‘sentinellè del territorio formata da personale altamente qualificato che sarebbe utile sia nella fase di prevenzione che nella gestione dell’emergenza. Manca, inoltre, un Ufficio Geologico regionale che potrebbe coadiuvare le strutture già esistenti nell’attività di programmazione, studio, ricerca e controllo e, quindi, svolgere una serie d’importanti funzioni preventive e di assistenza tecnica agli enti locali. Risulta urgente pure la revisione del Piano di assetto idrogeologico (Pai) uno strumento importante che va aggiornato ed ampliato a tutto il territorio regionale».
L’ultima considerazione il Presidente dell’Ordine regionale dei Geologi la riserva al Piano Casa, recentemente approvato dal Consiglio Regionale. «Siamo in buona sostanza – ha concluso – favorevoli a questo strumento legislativo che potrebbe rivitalizzare il settore edile, ma avremmo gradito maggiore attenzione per gli aspetti della prevenzione sismica e della prevenzione di alluvioni e frane. In merito avevamo fatto pervenire una proposta d’emendamento che, purtroppo, è rimasta lettera morta. Ci auguriamo che questo correttivo, che aumentava notevolmente la valenza preventiva del Piano Casa, possa essere seriamente riconsiderato dalla Regione».
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