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I Carabinieri della Stazione Rione Modena e di Cannavò hanno arrestato Giuseppe Laurendi, 36 anni, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, coltivazione di cannabis e detenzione illegale di munizionamento.
I militari dopo aver seguito Laurendi, lo hanno sottoposto ad un controllo in strada nei pressi della sua abitazione nel quartiere Spirito Santo. A seguito di una perquisizione personale, i carabinieri hanno trovato nella tasca dei pantaloni dell’uomo un involucro chiuso con del nastro isolante contenente 8 grammi di marijuana. Il controllo è stato poi esteso all’abitazione del soggetto, e in una scatola in legno è stato trovata altra droga, altre confezioni chiuse con del nastro isolante identiche a quella trovata indosso l Laurendi, per un totale di circa 140 grammi di marijuana, ed un bilancino di precisione.
Nell’appartamento anche un proiettile inesploso cal. 38 special per revolver e tre piante di cannabis di cui due già essiccate ed una ancora in piena coltivazione.
L’uomo è stato tratto in arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, coltivazione di cannabis e detenzione illegale di munizionamento. A seguito del giudizio direttissimo tenutosi presso il Tribunale di Reggio Calabria ha patteggiato una pena di un anno di reclusione.
La marijuana sequestrata è di tipo skunk (dall’inglese ‘puzzola’) ed e’ una varieta’ di Cannabis creata negli anni ’80 per un incrocio tra Cannabis sativa e Cannabis indica. E’ attualmente una delle varieta’ piu’ diffuse al mondo. Tale sostanza stupefacente è stata ribattezzata come super-marijuana perche’ contenente un principio attivo quattro volte superiore a quello della cannabis attualmente in commercio. Ovviamente tale sostanza è decisamente più pericolosa per gli assuntori poiché la maggiore concentrazione di principio attivo comporta ulteriori rischi di forti allucinazioni e problemi al sistema nervoso centrale.
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