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A Rosarno, nel Reggino, verrà realizzato un centro di formazione al lavoro per agevolare l’inserimento sociale degli immigrati regolari. E’ quanto prevede un progetto presentato dal Comune, attualmente sotto gestione commissariale, e approvato nell’ambito del Pon Sicurezza per lo sviluppo, Obiettivo convergenza 2007-2013. I lavori per la realizzazione del centro inizieranno nel prossimo mese di ottobre.
«Rosarno e l’intera piana di Gioia Tauro – è detto in un comunicato – soffrono in realtà da molto tempo le contraddizioni di un territorio in cui vivono e lavorano moltissimi migranti, spesso in condizioni di sfruttamento e degrado. Molti di loro, coinvolti nei fatti di gennaio, avevano il permesso di soggiorno, ma lavoravano in uno stato di semi schiavitù nelle campagne della piana e nei cantieri edili.
Un serbatoio di braccia a cui spesso accede la malavita organizzata con una preoccupante diffusione del fenomeno del caporalato. Dalle indagini dirette dalla Procura di Palmi è emerso che i braccianti stranieri impiegati nella raccolta degli agrumi percepivano 22 euro al giorno per lavorare dalle 10 alle 14 ore. I datori di lavoro pagavano un euro a cassetta per la raccolta dei mandarini e 50 centesimi per le arance. I caporali, a loro volta, incassavano dieci euro su ogni lavoratore e tre euro da ogni immigrato per accompagnarli nei luoghi di lavoro. Chi si ribellava veniva minacciato e a volte picchiato».
Con lo stanziamento di due milioni di euro del Ministero dell’Interno e dell’Unione Europea sarà recuperata un’area confiscata alla ‘ndrangheta e trasformarla in una struttura capace di ospitare servizi a favore dei migranti. Il progetto presentato dal Comune rientra nell’obiettivo del Pon sicurezza per migliorare la gestione dei beni confiscati e coinvolge un’area collocata in una posizione strategica perchè in prossimità del centro abitato e ben collegata e servita da autobus di linea. Sull’area sorgono un fabbricato di circa 400 metri quadri e un piccolo fabbricato limitrofo a due piani che, a causa delle pessime condizioni di conservazione, saranno demoliti e ricostruiti.
I lavori consentiranno di realizzare tre grandi spazi: uno per l’intrattenimento e supporto scolastico dei bambini, un altro dedicato agli sportelli sociali ed un altro ancora per la formazione professionale, con aule e laboratori. «Sarà un punto di forza per Rosarno e per lo Stato», dice l’ingegner Maria Carmela De Maria, referente del progetto per il Comune.
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