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di ANTONELLA CIERVO
ARMATI di sacchetti, scope, guanti e tantissima buona volontà hanno raccolto bottiglie, sigarette, siringhe e rifiuti di ogni genere. La domenica dei componenti dell’associazione Brio e di altri volontari, è cominciata verso le 8,30 quando da via S. Francesco si sono avviati verso via Buozzi e piazza San Pietro Caveoso.
La pulizia dei Sassi ha dato buoni frutti, se si considera lo spirito dell’iniziativa: quello cioè di eliminare rifiuti dai luoghi più conosciuti come patrimonio dell’Unesco. L’immagine emersa è quella di una discarica a cielo aperto che, in alcuni punti, è diventata meta preferita di coppiette, tossicodipendenti e comitive. Spiega Tommaso Ruggieri:
«Dietro la chiesa della Madonna dell’Idris abbiamo raccolto moltissime bottiglie abbandonate lì da settimane, segno che ormai è diventato un luogo di bivacco da cui non sono esenti nemmeno le siringhe dei tossicodipendenti. I problemi maggiori provengono dai cittadini e solo in parte dalle istituzioni che non sostengono e incentivano a sufficienza la raccolta differenziata che non è ancora rispettata soprattutto per quanto riguarda il rispetto degli orari di conferimento».
Oltre all’assessore comunale alle Attività produttive, che in jeans e maglietta ha contribuito alle operazioni, anche il sindaco Salvatore Adduce, si è fermato con i ragazzi. «Pulire i Sassi è come occuparsi di un’altra città, con tutto quello che ne consegue – ha spiegato».
L’associazione Biro, creata a Benevento nel 1998 e attiva dall’anno scorso anche a Matera, si occupa di ambiente e valorizzazione del territorio. Lo sa bene lo stesso Ruggieri, studente al secondo anno in Lettere a Macerata con specializzazione in ricerca storica e operatore turistico nell’associazione che gestisce le chiese rupestri di Matera.
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