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di Renato Carpentieri
ATTENZIONE spostata sul portiere. Dopo i cinque colpi ufficializzati nel pomeriggio di venerdì prima dell’amichevole a Policoro, i fari in casa biancazzurra sono puntati sull’ultima pedina che serve a completare lo scacchiere. Anzi, la più importante ed è quella del portiere. Come da giorni viene sostenuto attraverso le colonne del Quotidiano, la trattatica con Carlo Sciarrone è in una fase di stallo. Anzi di rottura, perchè si è parlato di “frattura insanabile tra il Matera e il portiere Carlo Sciarrone. Il ventieseienne ex numero uno del Gallipoli-recita il sito tuttolegapro- ha avanzato una richiesta d’ingaggio troppo elevata per le casse della società lucana, che ha definitivamente deciso di rivolgere le proprie attenzioni verso obiettivi più abbordabili». La sensazione è che per Sciarrone sia un ultimatum, quasi un messaggio in codice che il portiere ex Gallipoli dovrebbe recepire o gliassare visto che quella che inizia lunedì è la settimana che porta all’inizio del campionato, oltre alla coppa Italia mercoledì a Brindisi. Perchè i tempi per tesserare un atleta e ricevere l’ok della Figc sono stretti, quindi massimo fino a martedì andrebbe spedito il tesseramento del futuro portiere del Matera. Dalle stanze di via Sicilia non trapela nulla in merito, ma è chiaro che si sta lavorando per sistemare le ultime situazioni ancora in ballo. E’ il caso di Gaetano Calà e Loris Lorini, giocatore del 1988 di cui si dice un gran bene e che certamente potrà dare una mano al Matera. Inoltre, già a Policoro sono iniziati i cosiddetti test del momento. Per essere chiari, il diesse Dimitri dopo aver sistemato l’organico non trascura quando gli viene proposto qualche giovane interessante, ma è chiaro che è il campo poi a determinare se realmente può essere utile al progetto. Il talento di Sora – rende al meglio quando può giocare qualche metro dietro rispetto ad un centravanti di peso, più trequartista che punta vera e propria. Loris Lorini è a Matera per ripartire, lasciarsi alle spalle qualche mese non facile, e magari provare a riprendersi quella maglia azzurra che ha vestito da bambino, dalle soddisfazioni con l’under 15 fino all’ultima convocazione, lo stage di ottobre 2004 che non bastò a convincere Francesco Rocca a portarlo all’Europeo under 17. Loris Lorini, infatti, è stato convocato 11 volte il nazionale Under 16, cinque presenze e due reti. Loris Lorini Nel settore giovanile della Roma su Loris Lorini hanno sempre puntato moltissimo: nell’ottobre del 2002, quando fu tesserato Vincenzino Sarno, il ragazzino più famoso d’Italia fu costretto ad una stagione da comprimario, visto che in attacco non mancavano certo qualità e piedi buoni. Lorini portava la maglia numero dieci, la fascia ai capelli oltre a quella di capitano, come piaceva anche al suo omologo della prima squadra (Totti), segnava e dava spettacolo, guidando i ragazzi dell’88 ad un passo dalla semifinale scudetto. Ancora giovani di qualità, ma è chiaro che da questo momento in poi servirà concretezza per non giungere all’appuntamento con il Latina in affanno.

QUI MELFI-TUTTO è legato al destino futuro di Damiano Mitra. Il mercato del Melfi è al momento bloccato e soltanto l’eventuale cessione del centrocampista toscano, potrebbe aprire le porte all’arrivo di Vincenzo Maisto. La società gialloverde in tal senso è stata categorica nei confronti di Antimo Grillo, curiosamente procuratore di entrambi i giocatori. “Se non si cede non si acquista”, questo il diktat dirigenziale rivolto al procacciatore napoletano che si sta dando da fare per trovare una valida sistemazione a Mitra. Il giocatore in questo momento si trova a Salò per parlare con i dirigenti del Feralpi e trovare una soluzione accettabile. Da un punto di vista economico, il Feralpi non è disposto ad investire tanto. Si parla di budget limitati e di possibilità di spese ridotte.In parole povere Mitra doverebbe accontentarsi economicamente, accettando la sfida di misurarsi in un altro girone, farsi conoscere e vivere nel contesto di un ambiente tranquillo ed accattivante. Mitra ha un altro di contratto con il Melfi e rinunciarvi non è semplice. Grillo vuole piazzarlo, anche per aprire le porte all’arrivo di un altro giocatore della sua scuderia, appunto Vincenzo Maisto. Oltre al Feralpi, Grillo sostiene che ci sia la possibilità che alcuni club toscani, di Prima e di Seconda Divisione, risultino interessati a Mitra. Vedremo se l’interesse si concretizzerà anche perché Mitra vuole avvicinarsi a casa ( Empoli), e dopo 4 anni di Melfi ha voglia di musurarsi in un’altra piazza. Nel frattempo Vincenzo Maisto continua ad allenarsi con il Melfi. Inutile sottolineare di come il suo ingaggio sia fondamentale per il Melfi che ha la necessità di accappararsi un regista esperto in grado di sostituire Anour El Kamch finito al Rodengo Saiano dell’ex Rodolfi. In organico manca un metronomo, l’unico in grado di dare qualità è il giovane Viola, con Scarsella e Manco maggiormente abili in fase di interdizione. Il Melfi vuol coprire la casella ma non sforando eccessivamente a livello di budget dopo i tanti sacrifici compiuti per far rimanere i big. Per questa ragione la cessione di Mitra è inevitabile per consentire l’arrivo di Maisto. In ogni caso i sacrifici societari andrebbero considerati maggiormente dal pubblico federiciano ancora un po’ freddino. Quasi 200 spettatori per la partita di coppa Italia con il Brindisi, prima uscita ufficiale casalinga, sono davvero pochi. La campagna abbonamenti è stata aperta ma con scarsa affluenza, una 50 le tessere sottoscritte. Ad una settimana circa dall’inizio del campionato il dato è preoccupante. La squadra è valida in grado di ben figurare, la risposta del pubblico è stata finora poco convincente e non in linea con le ambizioni societarie. In otto giorni c’è ancora tempo per cambiare questo trend negativo.

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