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di VITTORIO LAVIANO Sono già stati dimessi dall’ospedale di Melfi i due giovani di venti e sedici anni che, sabato quattordici agosto scorso, erano stati travolti dal crollo di una giostra sulla quale erano appena saliti per un giro tra amici. Per entrambi i ragazzi, i sanitari del locale nosocomio hanno riscontrato solo ferite lievi e piccole escoriazioni sulle gambe. L’impianto, visibilmente datato, si è improvvisamente spezzato tra il pilone centrale ed il grosso braccio in ferro che collega i sediolini perimetrali. Si è corso davvero il rischio che il guasto potesse provocare una tragedia. Al momento del crollo, infatti, la giostra era ancora in fase di partenza e non lanciata a grossa velocità ben lontana dal suolo. Il tradizionale parco giochi di ferragosto, che i giovani di Melfi frequentano nel piazzale adiacente il palazzo dello sport di via Foggia fino al giorno di San Rocco, si è fermato per agevolare i soccorsi dell’ambulanza giunta dal vicinissimo ospedale. Sul luogo dell’incidente i carabinieri della locale compagnia capitanata da Antonio Contente e tecnici dei vigili del fuoco sono intervenuti per accertare le cause che hanno provocato il pericolosissimo crollo. Secondo le prime indiscrezioni pare che la relazione del responsabile dei vigili del fuoco abbia verificato uno stato di usura della giostra decisamente avanzato. Tuttavia l’impianto, di proprietà di Nicola Giuseppe residente a San Ferdinando di Puglia, aveva recentemente superato un collaudo effettuato e certificato dalla commissione che appositamente si riunisce presso la Prefettura di Potenza. Cause tecniche sarebbero alla base dell’incidente che non dovrebbe essere stato causato, pertanto, da errore umano. Il titolare, Giuseppe Nicola da molti anni svolge il lavoro di giostraio in giro per l’Italia con famiglia al seguito che tramanda tale attività di generazione in generazione. Nato a Melfi, l’uomo si è trasferito in Puglia dove è sposato. Di origini gitana, Giuseppe Nicola era visibilmente scosso dopo l’incidente e chiedeva ai cronisti giunti sul luogo di non cercare un capro espiatorio per un incidente che, a suo dire, sarebbe del tutto casuale. “Non si è fatto male nessuno – sostiene l’uomo di sessanta anni – dunque mi auguro che non si ingigantisca un fatto di poco conto”. In realtà solo la fortuna ha evitato che il guasto alla giostra potesse trasformarsi in tragedia. Basti pensare che nel tentativo di catturare il pennacchio per assicurarsi un giro gratis i ragazzi sulla giostra salgono fino a cinque metri dal suolo. Se il pilone centrale avesse ceduto in fase di lancio del sediolino ecco che il bilancio della serata sarebbe stato ben più grave. L’impianto è stato sottoposto a sequestro giudiziario. Resta da accertare, infine, anche la regolarità della necessaria autorizzazione che la commissione comunale di Melfi rilascia ogni anno ai proprietari di questi impianti nei giorni precedenti il ponte festivo di ferragosto.

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