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di LUCIANO CONTE
La recente ratifica da parte della Russia del protocollo 14 della Convenzione europea sui diritti dell’uomo e della moratoria sulla pena di morte, esprime «la speranza che questo atto rappresenti un primo passo verso un maggior rispetto dei diritti umani». È quanto sostiene il Parlamento europeo che chiede di potenziare il dialogo tra l’Unione europea e la Russia, invitando il governo di Mosca a coinvolgere maggiormente la società civile, le organizzazioni non governative e le organizzazioni dei diritti umani nei vertici bi-annuali fra l’Unione europea e la stessa Russia. Per il Parlamento europeo le autorità russe non possono consentire l’impunità generalizzata di cui godono molti dei responsabili delle violenze a danno dei difensori dei diritti umani, dei quali, invece, va protetta l’integrità fisica, ponendo fine, in particolare, al clima di terrore instaurato nel Caucaso settentrionale. L’Unione europea e la Russia devono intensificare i negoziati su un nuovo accordo di partenariato e di cooperazione di grande portata e giuridicamente vincolante, andando al di là della cooperazione puramente economica e includendo anche gli ambiti della democrazia, dello stato di diritto e del rispetto dei diritti fondamentali. Per il Parlamento europeo è fondamentale l’adesione della Russia all’Omc al fine di abbandonare qualsiasi misura protezionista, sottolineando come l’instaurazione di un’unione doganale con la Bielorussia e il Kazakistan può creare ulteriori ostacoli al processo di adesione. La firma di un accordo fra l’Unione europea e la Russia per «la creazione di un meccanismo di allarme preventivo sulla sicurezza energetica» può contribuire a evitare il ripetersi dei tagli dei rifornimenti verificatisi negli ultimi anni, diventando fondamentale l’assunto che la cooperazione Ue-Russia in materia di energia deve basarsi «sui principi della Carta dell’energia e del Protocollo di transito» per «garantire condizioni di investimento reciproche eque e trasparenti, parità di accesso e un mercato regolamentato». Il Parlamento europeo vede, inoltre, con interesse la possibilità che la circolazione delle persone avvenga senza obbligo di visto tra l’Unione europea e la Russia, raggiungendo l’obiettivo attraverso un approccio graduale e in sintonia con il processo di agevolazione dei visti per i paesi del partenariato orientale. Un pieno e convinto sostegno è stato espresso per la salvaguardia dell’integrità territoriale della Georgia all’interno delle frontiere riconosciute a livello internazionale, invitando tutte le parti a onorare pienamente gli impegni assunti. In tale contesto, la missione di sorveglianza dell’Unione europea (Eumm), per il Parlamento europeo, deve avere il permesso di accesso senza restrizioni in Abhasia e in Ossezia meridionale, permesso che finora è stato sempre negato. Un passo in avanti, dopo l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, riconoscendo che la Russia continua a essere uno dei partner più importanti dell’Unione europea per sviluppare una cooperazione a lungo termine e per risolvere sfide comuni, aumentando il prestigio e la sovranità della politica europea.
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