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POTENZA – Lo avevamo scritto nei giorni scorsi: la Regione stava lavorando per risolvere la questione legata all’ospitalità degli immigrati. Detto, fatto. La Giunta su proposta dell’assessore alla Salute, Sicurezza e Solidarietà sociale, Servizi alla persona e alla Comunità, Attilio Martorano, ha deliberato alcuni interventi urgenti concernenti l’attivazione di varie attività tra le quali monitoraggio e assistenza finalizzati all’analisi del fenomeno, alla rilevazione dei principali bisogni dei lavoratori stagionali e alla erogazione di servizi di assistenza individuale e collettiva. L’intervento, così come viene presentato, è di natura strutturale. Tradotto significa che le situazioni di emergenza registrate negli anni scorsi, saranno solo un ricordo. Ma in cosa consiste la deliberà? Prima di tutto viene introdotto un nuovo modello di coordinamento operativo con gli attori istituzionali coinvolti individuando nella Comunità montana dell’Alto Bradano il nuovo soggetto coordinatore. In pratica l’Ente metterà insieme tutti gli attori (dai Comuni, ai soggetti privati) e sarà attuatore delle misure che si renderanno necessarie. Le misure – ovviamente – non sono state ancora deliberate. Ieri mattina c’è stato un vertice in Comunità montana convocati ad oras per muovere i primi passi, ma nulla è stato ancora deciso. Nella prossima settimana sono previsti degli incontri, che, si spera, possano dare risposte concrete al problema. «Si tratta di un provvedimento contenente importanti interventi – ha commentato l’assessore Attilio Martorano – utile a monitorare eventuali casi di emarginazione sociale, illegalità e sfruttamento dei lavoratori, nonché a fronteggiare efficacemente l’emergenza del flusso immigratorio e garantire condizioni di ospitalità e tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori stagionali». «Cercheremo – ha detto il commissario della Comunità Montana, Antonio Anatrone – di dare un minimo di assistenza logistica per tamponare l’emergenza di quest’anno e mettere solide basi per affrontare un 2011 senza particolari problemi. Ho già avviato contatti con i comuni e con i soggetti che sono coinvolti. Lavoriamo – ha concluso – perché l’emergenza sia il meno precaria possibile». La delibera di giunta ha messo a disposizione della Comunità montana circa 70.000 euro, cifra ben lontana dai 190.000 deliberati per il Comune di Palazzo per gestire l’emergenza. «Qualora ci fossero delle novità circa l’apertura del campo di accoglienza – ha precisato Anatrone – la Regione ha assicurato il massimo appoggio». Dal municipio di Palazzo, intanto, fanno sapere che il campo di accoglienza – pur essendo stato chiuso con una delibera nell’ottobre scorso – è a disposizione. In pratica, confermando l’impossibilità alla gestione dello spazio, il Comune apre di fatto uno spiraglio che nei prossimi giorni si potrebbe rivelare importante. Gli immigrati intanto continuano ad arrivare nel territorio di Palazzo. Ormai sono più di un centinaio (i più abitano nei casolari abbandonati) e nella prossima settimana si prevede il maggior afflusso che potrebbe creare non pochi problemi alla gestione dell’ordine pubblico. I prossimi giorni, dunque, saranno decisivi per capire se la delibera di giunta regionale, possa sortire gli effetti sperati.
Giovanni Rosa
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