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E’ stato convalidato dal gip di Palmi il fermo di Claudio Lustri, operaio, 30 anni, di Varapodio, che lunedì scorso per gelosia ha accoltellato la convivente. Il giovane, secondo l’accusa formulata nella indagini dei carabinieri avallate dalla Procura della repubblica, per gelosia, voleva impiccarsi assieme alla compagna, una ventinovenne bulgara ed invece l’ha poi accoltellata per farla dissanguare. Nei suoi confronti è stata formalizzata l’accusa: sequestro di persona e tentato omicidio.
Lunedì mattina, Lustri, rientrando dalla Puglia dove era stato per qualche tempo per motivi di lavoro, ha convinto la convivente a seguirlo in una zona di campagna, con il pretesto di aiutarlo a cercare un portafogli smarrito. Giunti in un uliveto, l’uomo ha ingiuriato, picchiato e seviziato la ventinovenne straniera. Poi, con due corde ha predisposto altrettanti cappi assicurati ai rami di un ulivo al margine di una voragine.
L’intenzione – secondo i carabinieri – pare fosse quella uccidere la donna, per poi togliersi la vita. Alla prese con un vero e proprio raptus, l’operaio ha inferto una coltellata all’addome della convivente. Mentre la donna si indeboliva sempre più, lui la invitava a raggiungere l’albero ed a mettere la testa nel cappio, ma la giovane, ormai non aveva più forze per spostarsi. Poi la scoperta del dramma e la donna è stata ricoverata in ospedale. Fin dalle prime indagini, i carabinieri hanno accertato le responsabilità di Claudio Lustri che è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria.
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