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Nella giornata di ieri i Carabinieri delle Stazioni di Archi e di Cardeto hanno proceduto all’arresto di due soggetti, in diverse circostanze, con l’accusa di aver compiuto atti persecutori nei confronti delle loro ex consorti.
A Cardeto, i Carabinieri sono intervenuti in una via del centro cittadino dove era in corso l’ennesima lite tra due ex coniugi, in presenza della loro figlia minorenne. Al sopraggiungere dei militari, l’uomo, con alcuni precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, avrebbe tentato di scagliarsi contro la ex moglie in modo particolarmente violento, con grave rischio per la figlia che teneva in quel momento tra le braccia. Intervenuti i militari si sono frapposti fisicamente tra i due ex coniugi, invitando contemporaneamente il soggetto a lasciare la bimba che continuava ad implorare il padre di calmarsi.
Solo grazie al deciso intervento dei carabinieri è stato possibile allontanare la bambina dalle mani dell’uomo e permetterle di raggiungere la madre, visibilmente scossa per quello che stava accadendo. L’uomo, nervoso ed agitato, avrebbe ripetuto il gesto di scagliarsi verso la ex moglie, ma è stato nuovamente bloccato dai militari e portato in caserma. La donna ha riferito ai militari che, nell’arco di alcuni mesi, era stata oggetto di continue vessazioni da parte dell’uomo, consistenti in offese anche alla presenza di altre persone, continui pedinamenti, sms, telefonate moleste. Tali comportamenti sarebbero stati rivolti anche contro amici della donna in un atteggiamento sempre aggressivo e geloso. L’uomo è stato arrestato ed associato alla Casa Circondariale di Reggio Calabria con l’accusa di “stalking”.

Sempre nella giornata di ieri, in località Archi di Reggio Calabria, i carabinieri hanno sottoposto agli arresti domiciliari, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare, un uomo colpevole di una serie di atti persecutori nei confronti della propria ex moglie. Il provvedimento è scaturito a seguito delle numerose querele sporte dalla vittima che ha denunciato la continua violazione della misura del divieto di avvicinamento ai luoghi da lei frequentati emessa nei confronti dell’ex marito. L’uomo è stato tradotto presso la propria abitazione dove sconterà la misura detentiva.

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