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La Regione Calabria, la Provincia di Crotone, ed i Comuni interessati dai reati ricostruiti nell’inchiesta, oltre ai familiari delle vittime di alcuni dei medesimi reati, sono stati ammessi a costituirsi parte civile, oggi, nell’ambito dell’udienza preliminare nei confronti di ventiquattro presunti affiliati alla cosca Tornicchio, operante a Strongoli, nel Crotonese – e ritenuta satellite del clan Giglio -, coinvolti nell’operazione nota alle cronache con il nome in codice «Apocalypse now». L’udienza, seguita alla richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, si sta svolgendo davanti al giudice distrettuale Tiziana Macrì, che giorno 20 agosto renderà noto se e chi dovrà finire sotto processo, oltre alla data per la celebrazione dei cinque riti abbreviati chiesti oggi da altrettanti imputati. Associazione per delinquere di stampo mafioso, nonchè i più tipici reati fine come rapine, danneggiamenti, estorsioni, reati in tema di armi e traffico di sostanza stupefacente, e favoreggiamento sono contestati nella dettagliata ricostruzione in cui, fra le contestazioni, compare anche quella relativa all’omicidio di Michele Masucci, commesso a Strongoli il 27 novembre 2007 all’interno della «Centrale Biomasse» dove la vittima lavorava. Proprio da quell’assassinio prese le mosse l’indagine dei Carabinieri del comando provinciale di Crotone sfociata nella richiesta di misure cautelari avanzata dall’allora sostituto procuratore Sandro Dolce, poi accolta dal gip distrettuale di Catanzaro. Proprio in esecuzione di quest’ultimo provvedimento, all’alba del 25 settembre scorso i militari hanno fatto scattare l’operazione «Apocalypse now», per l’esecuzione di quattordici misure cautelari. Dieci in più, adesso, i nomi che compaiono nella richiesta di rinvio a giudizio, che sono quelli di: Francesco Tornicchio (31 anni), Luigi Tornicchio (33 anni), Andrea Tornicchio (20 anni); Nicola Tornicchio (50 anni); Rosario Tornicchio (46 anni); Carolina Amodeo (52 anni); Mario Giuseppe Fazio (40 anni, di Strongoli); Donatello Lerose (37 anni di Strongoli); Francesco Benincasa (46 anni); Francesco Sorbaro (23 anni); Piero Maneli (21 anni), Paolo Cusato (21 anni); Vincenzo Dattolo (26 anni ); Maurizio Lumare (21 anni); Benito Lumare (22 anni); Giuliano Carella (37 anni di Verzino); Giuseppe Mazzaccari (21 anni); Patrizia Raffaella Vaccaro (nata a Casteltermini, 28 anni); Pietro Corigliano (42 anni); Giuseppe Morise (21 anni); Francesco Murano (66 anni); Emanuele Murano (50 anni); Vincenzo Marino (35 anni, collaboratore di giustizia); e Luigi Schirripa (45 anni).

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