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Giovanni Bilardi, capogruppo della «lista Scopelliti» al Consiglio Regionale della Calabria, afferma in una nota che «la legge regionale 12/11/1984 n. 31 avente come oggetto interventi regionali per la formazione e lo sviluppo dello sport e del tempo libero, appare oggi, a ventisei anni dalla sua promulgazione, anacronistica ed obsoleta: uno strumento inutile – continua – per la politica dello sport dell’epoca in cui viviamo, pur con le modifiche e le integrazioni intervenute con le L.R. 14/93 e 42/95. Una legge per lo sport che negli anni si è vista affiancare da una serie di altre leggine, scevre da ogni visione globale, di chiaro sapore minoritario e di evidente miopia politico-amministrativa, che, seppur utili nell’immediato ed indispensabili nel contingente, non hanno trovato nel legislatore la capacità di creare un insieme programmatico con la L.R. 31/84 al fine di realizzare una legislazione sportiva che fosse univoca, esaustiva, progettuale e, soprattutto, finalizzata a promuovere le esigenze di operatori e di fruitori.
Su queste considerazioni – continua Bilardi (in foto) – crediamo che 26 anni dopo la prima normativa legislativa la Regione Calabria si debba attrezzare di una legge congetturata per la formazione e lo sviluppo dello sport e della sua impiantistica che vada oltre i dettati della 31/84 e che compendi anche le finalità della 16/03 sulla incentivazione del trasporto ciclistico; della 10/01 sulla medicina dello sport e sulla tutela sanitaria delle attività motorie e sportive; della 5/98 sulla promozione e lo sviluppo della pratica sportiva per le persone disabili; della 17/92 a sostegno degli aeroclubs calabresi; della 28/88 inerente la medicina dello sport e la tutela sanitaria delle attività sportivea».

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