X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

Sono finite in carcere le conviventi dei due georgiani arrestati dalla polizia il due agosto scorsi, perchè ritenuti gli autori di alcune rapine in appartamenti. Il Personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, nel prosieguo dell’attività investigativa svolta a seguito dell’arresto in flagranza di Arnis Ekis e Giorgi Nadirazde la sera del 2 agosto scorso, ha eseguito due provvedimenti restrittivi della libertà personale, richiesti al G.I.P. dal Pubblico Ministero competente, a carico delle due donne georgiane, compagne dei due arrestati, ritenute componenti del gruppo criminale dedito a furti in appartamento.
Le due donne Mdinaradze Nino di 26 anni, per la quale è stato emessa la misura della custodia in carcere, e Gurchiani di 30, posta agli arresti domiciliari in quanto madre di un bimbo di 6 mesi, sono state ritenute compartecipi dei reati contestati ai due uomini, compresa la detenzione illegale di armi, il possesso dei numerosi documenti di identità lituani risultati falsi, la ricettazione ed altro.
L’attività investigativa prosegue in quanto altri cittadini georgiani sarebbero al vaglio degli inquirenti al fine di determinare loro responsabilità all’interno della banda di soggetti dediti ai furti in appartamento.
Nel frattempo dall’analisi dei gioielli, monili in oro ed orologi sequestrati in quantità notevole, si deve aggiungere una penna d’orata che dall’analisi balistica più approfondita effettuata nei giorni trascorsi da personale del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, si è rivelata essere una micidiale penna/pistola calibro 22 con il colpo inserito e pronta all’uso.
Tale arma clandestina va a sommarsi alle altre due rinvenute, per le quali sono stati individuati i relativi proprietari che le detenevano legalmente e che erano stati vittime della banda criminale. La Beretta cal. 6,35 rubata a Milano lo scorso anno, mentre il revolver rubato, unitamente ad altri gioielli, nell’aprile scorso in un appartamento della zona nord della Città di Reggio Calabria. La pubblicazione sul sito della Polizia di Stato delle foto degli oggetti rubati ha consentito di individuare numerose vittime dei furti, le quali hanno riconosciuto, oltre alle summenzionate armi, le loro gioie, alcune pellicce ed i buoni fruttiferi, oggetto dei numerosi “raid” predatori commessi dalla banda di georgiani da aprile a luglio di quest’anno.
A seguito di altre perquisizioni domiciliari effettuate in altra “covo” utilizzato della banda, sono stati rinvenuti e sequestrati altri oggetti nonché tutta una serie di borse griffate ancora avvolte nelle loro custodie, la cui genuinità è in corso di accertamento.

Leggi l’articolo precente

180068Reggio: due stranieri in manette per furto aggravato e armi

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE