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di ANTONELLA CIERVO
HA creduto di aver ricevuto una confezione in più di Gratta e vinci e l’ha restituita senza rendersi conto di essere rimasto vittima di una truffa che l’ha “alleggerito” di 27.300 euro. E’ accaduto al titolare di un bar ricevitoria del rione san Giacomo che martedì ha ricevuto una telefonata da un sedicente impiegato della Bartolini che lo avvertiva di aver erroneamente spedito una confezione in più di biglietti Gratta e vinci e di aver già inviato un proprio collega per ritirare lo scatolo.
Pochi minuti dopo, nel negozio è arrivato il falso collega (con una falsa polo della celebre azienda di trasporti, ndr.) che ha ritirato il materiale ed è andato via a piedi.
Solo il giorno dopo l’ingenuo imprenditore si è reso conto, con una semplice telefonata, di essere stato imbrogliato. La Bartolini, infatti, non aveva mai autorizzato alcun ritiro sbagliato, nè contattato il titolare del bar tabacchi. Con il passare dei minuti, la vicenda ha preso sempre più corpo passando al vaglio delle indagini del carabinieri della Compagnia di Matera e della Aliquota operativa della stazione dei carabinieri che stanno verificando tutti gli elementi utili per risalire agli autori della truffa.
L’appello del capitano Paolo Sambataro, comandante della compagnia è rivolto ai commercianti e agli imprenditori: «E’ fondamentale che prima che il materiale esca dal negozio, si effettui una verifica con l’azienda e si chiedano le generalità di chi effettua l’operazione, insieme ad una ricevuta di avvenuta consegna. Non è difficile, infatti – precisa – che approfittando della buona fede di alcuni rivenditori, i truffatori possano utilizzare il metodo anche in altri centri. Nel frattempo al vaglio degli investigatori ci sono le riprese video del camion della Bartolini che, per ultimo, ha effettuato le consegne al tabaccaio e che potrebbe essere stato seguito dalla banda di truffatori. Il giovane di circa 30 anni che si è presentato nel negozio di San Giacomo, che parlava con accento probabilmente pugliese, ha scelto tra due involucri, quello più pesante che conteneva più tagliandi.
«Il sistema di videosorveglianza della città – conclude Sambataro – si sta rivelando quanto mai utile per comprendere meglio alcuni degli aspetti legati alle modalità di preparazione del furto».

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