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La “tavoletta” sbarca in Regione. L’ultimo gingillo hi-tec della casa informatica della mela morsicata dovrebbe entrare a breve nella dotazione di tutti i membri della Giunta, e trasformarsi nel centro unico di documentazione dell’assessore al passo coi tempi, dove sfogliare la sua rassegna stampa «personalizzata», e «altri materiali di interesse» come delibere o interviste radio e tv, «tutto a distanza e in tempo reale».
E quali migliori testimonial per quella che si annuncia come una vera e propria rivoluzione destinata a contagiare anche il Consiglio, e i vari dipartimenti di via Nazario Sauro?
È uno dei punti del nuovo Piano editoriale dell’Ufficio stampa della Giunta, approvato lo scorso 5 luglio e appena pubblicato sul Bollettino ufficiale. Il budget deliberato per il secondo semestre del 2010 e tutto il 2011 si aggira attorno al milione e 350mila euro.
Doccia fredda per quelli che, piuttosto che la fascetta dei quotidiani locali, preferivano aspettare la pubblicazione on line della rassegna stampa sul sito di Basilicanet, dato che nei prossimi giorni verrà messa a disposizione solo del personale dell’amministrazione, in considerazione del rischio di incorrere in «violazioni del diritto d’autore», è scritto proprio così, e del fatto che «sempre più testate si riservano in modo esplicito il diritto di riproduzione».
Peraltro, si legge ancora: «la realizzazione delle rassegne stampa ha finito con l’incidere notevolmente sul già non numeroso personale» quindi si dovrebbe “esternalizzare” il servizio «almeno per la parte generalista» il che «consentirebbe la disponibilità della rassegna (per uso interno) prima delle 8 del mattino». Anzi a tuttora dovrebb’essere al lavoro un soggetto privato, dal 1 agosto secondo il cronoprogramma stabilito.
Per la sua individuazione, come quella degli altri attori del Piano sono previste tre diverse procedure: «Per i servizi che possono essere forniti solo da uno specifico soggetto – è scritto – si farà ricorso a un contratto di affidamento diretto; mentre «per i servizi che possono essere offerti da più soggetti si farà ricorso a procedimenti di evidenza pubblica»; e infine per «la selezione di giornalisti per le sostituzioni si seguiranno le indicazioni provenienti dalla direzione generale presidenza della Giunta e direzione Ufficio personale».
Già perché l’Ufficio stampa della Giunta a oggi può contare soltanto su «due redattori ordinari, due caposervizio e il redattore capo», ma «esistono altresì due colleghi in aspettativa (uno è il Presidente della Giunta Vito De Filippo. ndr) per i quali si ritiene imprescindibile l’attivazione delle relative sostituzioni», dopodichè dai tre turni di lavoro attuale bisognerà passare a quattro quindi «procedere alla nomina di 2 ulteriori capiservizio» per coordinare le attività dei «colleghi messi a disposizione con il bando della radio, dei giornalisti appartenenti agli uffici stampa di altri enti, i collaboratori e i convenzionati del Tg web e del canale tv, e ancora i collaboratori e i convenzionati della linea “testuale” di Basilicatanet, della rassegna, dell’organizzazione delle conferenze stampa e della predisposizione dei materiali».
È previsto che il Tg web da prodotto destinato allo streaming sul portale della Regione si evolva in un «broadcasting televisivo anche grazie alla diffusione mediante le tv locali» con un bando analogo a quello del radiogiornale che viene ritrasmesso dalle 23 emittenti lucane in cambio di un contributo prorogato anche per il 2011 di 30mila euro complessivi.
Ma l’obiettivo prioritario resta quello della trasformazione del Tg web da appuntamento settimanale a finestra quotidiana, quindi «maggiore spesa per le operazioni di montaggio e ripresa», fin quando «la produzione di servizi audio-video (che nel 2009 sono stati 291) avrà raggiunto livelli accettabili a sostenere una programmazione quotidiana e si potrà procedere ad attivare la programmazione quotidiana del Tg utilizzando anche conduttori esterni».
Sarà «valutata» l’ipotesi di attivare una collaborazione con la Scuola di giornalismo di Basilicata per delle attività di formazione potrebbero «portare alla realizzazione di contenuti multimediali da trasmettere a costo zero».
Quanto alla radio è previsto che il materiale prodotto dal consorzio Crel potrà essere utilizzato per gli altri media, e che gli addetti all’Ufficio stampa e i collaboratori esterni potranno a loro volta realizzare contenuti per il radiogiornale.
Si andrà avanti con la sperimentazione del servizio televideo avanzato per il digitale terrestre «in ossequio al bando Cnipa già finanziato e mirando alla migrazione in un canale all news che metta a sis tema la mole di informazioni multimediali prodotte».
È anche allo studio «l’ipotesi di dotarsi una postazione nella sala stampa di Piazza San Silvestro a Roma dove hanno sedi di corrispondenza numerose testate d’interesse».
E per finire un progetto tutto nuovo.
Dal 1 di settembre dovrebbe uscire allo scoperto un nuovo quotidiano tutto lucano.
Si tratta di «completare – è scritto ancora nel Piano – la presenza della regione Basilicata nel mondo dell’informazione» perciò «si mira alla realizzazione di un quotidiano da diffondere esclusivamente on line e in modo gratuito che contribuisca a elevare gli indici di lettura in una regione tradizionalmente in coda alla relativa classifica».
Dovrebbe essere un prodotto che somma «le singole pagine di varie testate con pagine appositamente realizzate dall’Ufficio stampa della Giunta avvalendosi di collaborazioni sia interne alla Regione che esterne» e dovrebbe configurarsi come un «giornale pomeridiano (l’orario di pubblicazione ideale sarebbe quello delle ore 12)», scaricabile dal sito, e «eventualmente stampabile a cura dell’interessato».
«Non una semplice rassegna – si rimarca quest’aspetto – ma un prodotto editoriale autonomo che darebbe molteplici vantaggi: il già accennato contributo all’elevazione degli indici di lettura, la possibilità per la Regione di informare i cittadini sul proprio operato, e l’opportunità di farlo non utilizzando una voce propria e quindi avvertita come “di parte”, ma l’autorevolezza dei giornali autonomamente presenti sul territorio. E in più – cosa da non trascurare – la possibilità di prevedere inserti di tipo pubblicitario (praticamente a costo zero) per le proprie attività, attività di enti sub regionali o aziende partecipate, promozione di attività sociali, culturali e senza fini di lucro a cui la Regione dia il proprio sostegno o patrocinio».
Poi in parallelo «una linea di pubblicazione specialistica a carattere scientifico, sui temi della pubblica amministrazione, management, federalismo e inerenti le autonomie locali, che possa valorizzare le professionalità presenti nell’Ente e utilizzare apporti di università, associazioni e realtà scientifiche rivolgendosi all’Ente stesso e alla platea delle autonomie locali.»
La responsabilità del nuovo quotidiano on-line andrebbe a uno dei quattro capiservizio ed è anche chiara l’opzione per l’ebook come strumento di consultazione come l’Ipad della Apple con connessione Wi-Fi o 3G.
Ovviamente verranno ridotte le inserzioni sulla stampa. Considerato quanto deliberato per il secondo semestre del 2010, nel 2011 la Regione risparmierebbe un buon 20% di «redazionali, publiredazionali, e pagine pubblicitarie» a pagamento sugli altri quotidiani locali. Ma potrebbero venire più che compensati dalla spesa per l’acquisto dei diritti di riproduzione delle pagine selezionate.
Intanto viene centralizzata tutta l’attività informazione e comunicazione, «inclusa quella pubblicitaria che si avvalga di mezzi d’informazione», anche delle agenzie e delle autorità regionali, le aziende sub regionali, gli enti strumentali e le aziende partecipate, oltre ai dipartimenti regionali, nell’Ufficio stampa della Giunta. Un unico centro di spesa e coordinamento che «provvederà a pianificare le attività utilizzando i fondi messi a disposizione dai vari soggetti su obbiettivi specifici e più ampi».
Lo stesso ufficio che gestirà la selezione delle notizie sul portale Basilicanet, e quelle riprodotte nella rassegna stampa (prossimo quotidiano on line) secondo la «delicatezza degli argomenti» ovvero l’eventuale utilizzo di «linguaggio non pertinente e continente, eccetera, eccetera».
Leo Amato
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