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Prelevava delle somme di denaro da un conto corrente accedendo abusivamente ai sistemi informatici e compilava i moduli di prelievo apponendo una firma falsa. Una dipendente delle Poste di 39 anni, in servizio a Gioia Tauro, è stata arrestata dalla Polizia Postale di Reggio Calabria con l’accusa di falso, accesso abusivo a sistema informatico e peculato.
La donna dopo essersi procurata dal sistema informatico i dati necessari prelevava somme facendo figurare che il denaro era stato prelevato allo sportello dal titolare del deposito, in realtà ignaro. L’arresto, eseguito su disposizione del gip di Palmi, Daniela Tortorella, segue di qualche settimana quello di un altro dipendente di Poste Italiane in servizio nell’ufficio postale di Gioia Tauro.
Le indagini che hanno portato all’arresto sono state condotte dalla Polizia Postale in seguito alla denuncia di un correntista di Poste che si era visto sottrarre in pochissimi giorni ben 14 mila euro dal proprio conto corrente. Nell’ambito dell’operazione gli investigatori hanno accertato che l’operatrice è responsabile anche di altri reati commessi all’interno dell’ufficio postale e ai danni di Poste Italiane rilevati in sede di attività ispettiva svolta dai funzionari delle Poste. La donna si sarebbe impossessata di ingenti somme di danaro in carico all’ufficio postale, consumando quindi anche il reato di peculato. Le indagini della polizia proseguono per accertare se vi sono altri correntisti truffati.
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