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CON QUALCHE giorno di ritardo, ma qualcosa si è mossa. La nuova società è virtualmente fatta. Il nuovo Potenza, il Viviani Potenza, può iniziare a programmare un campionato di Eccellenza a vincere, anche se il lavoro da fare è di notevole entità. L’incontro, definito alla vigilia decisivo per le sorti del calcio in città, presso la sede municipale, con in testa il sindaco Santarsiero, ha avuto un primo esito: l’avvocato penalista, già ispettore federale (ha già inviato lettera di autosospensione dall’incarico presso la Figc), Aldo Morlino è il nuovo presidente della società Viviani Potenza che sarà gestita in questa fase di programmazione iniziale da “Il Mio Potenza”. Entro venerdì saranno depositati, proprio per il tramite dell’associazione i 100 mila euro (a fondo perduto) per poter corredare la richiesta di partecipazione, corroborata da una nota del sindaco Santarsiero al presidente della Figc Giancarlo Abete, al prossimo campionato di Eccellenza (che sarà a 17 squadre). Poi, nell’arco di tre-quattro mesi, sarà ufficializzato un assetto societario di spessore che si proporrà di realizzare un programma minimo triennale di investimento per far tornare la città capoluogo nel calcio professionistico. Ma sono discorsi, questi, a divenire.
Attorno al tavolo del primo cittadino c’erano (oltre all’assessore allo sport Peppino Ginefra e al consigliere Michele Napoli) i vari Donofrio, Geraldi, Zafarone, gli imprenditori Nolè e Metastasio, i rappresentanti del “Mio Potenza”.
Concretamente le prime mosse atterranno alla apetura di un conto corrente bancario sul quale confluiranno le prime somme utili a iscriversi all’Eccellenza, oltre alla creazione di un primo organigramma tecnico sul quale lavorare per puntare a un campionato da vincere. Poi, dicevamo, l’assetto societario sarà determinato successivamente: i nomi appena citati (e altri soggetti che ciascuno di essi avrà l’obbligo di coinvolgere) lasciano presupporre che le basi siano state gettate. Occorrerà però lavorare alacremente e non sentirsi arrivati, mettere sul piatto una cifra adeguata (non meno di 300 mila euro per un campionato di vertice), ma soprattutto stabilire un piano di investimento per i prossimi tre anni tale da non vanificare lo sforzo attuale di creare una realtà alternativa al Potenza che fu.
Già in corso di riunione sono stati stabiliti ulteriori contatti (il più importante per una sponsorizzazione) e lo stesso Morlino, nella sua prima dichiarazione ufficiale ha confermato: «Da subito profonderò il massimo impegno per la redazione di un programma di ampio respiro per rilanciare il calcio a Potenza e che guarderà ai vari ambiti dal settore giovanile, alla forte rappresentanza territoriale, senza tralasciare i risultati sportivi».
Intanto, l’amministrazione ha già concesso la disponibilità dello stadio: è stata inviata una lettera ufficiale a Postiglione per la restituzione delle chiavi dell’impianto. Potenza di Postiglione che, è stato ribadito, con la sua sia pur legittima azione di ricorso avverso le sentenze sfavorevoli ha “vincolato” l’ok federale per la partecipazione alla D. L’annunciato ricorso al Tar (ancora non presentato e dato in cura a un pool di legali di Roma) “rischia” di compromettere il lavoro organizzativo della Figc, per cui la federcalcio ha preferito chiudere i discorsi del Potenza con i campionati che contano, demandando i compiti al comitato regionale, oltretutto dando seguito alla prassi consolidata per i casi di Pistoiese e Sambenedettese degli scorsi anni.
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