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POTENZA – «Ai patentati lucani non andranno annualmente le molte centinaia di euro che qualcuno, alla vigilia di un paio di tornate elettorali, aveva promesso, ma appena qualche decina di euro. Molto meno, insomma, di quello che la Regione Basilicata ha dato con lo sconto-gas, una media di 120 euro a famiglia che, per i nuclei più numerosi e a seconda dei casi, è arrivato fino a 210 euro l’anno». È quanto ha detto il governatore lucano, Vito De Filippo, in riferimento allo «schema di applicazione del bonus-benzina – è scritto in una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – per i residenti nelle regioni interessate da attività estrattive, approdato oggi alla conferenza Stato-Regioni con una bozza di decreto del ministro dell’Economia, che svela tutti gli elementi di delusione del provvedimento per i lucani». Si tratta di «appena 70 euro di bonus-carburante per ogni patentato», a cui si aggiunge «l’impossibilità di prevedere vantaggi maggiori per le famiglie a basso reddito e per la Basilicata, a differenza delle altre Regioni, la gestione dei fondi fatta direttamente dal ministero con la detrazione dei costi per far realizzare una sorta di carta prepagata, sul modello di quella utilizzata per social-card e col rischio, proprio come in quella esperienza, che le spese di gestione del sistema sottraggano ingenti risorse ai possibili incentivi». «Se, quindi, nel resto d’Italia le Regioni potranno decidere, come equo che sia, di destinare il bonus alle fasce sociali più deboli, escludendo i redditi più alti, e graduando l’entità della somma da erogare, in Basilicata invece – concluso De Filippo – la gestione centralizzata ministeriale farà avere esattamente la stessa somma, quelle poche decine di euro, sia al disoccupato che al ricco imprenditore, sia all’operaio Sata che al sottosegretario di Stato o al presidente della Regione che, ovviamente, per giustizia e dignità non la utilizzerà, destinando quello scarso pieno di benzina a una onlus». Non si fa attendere la replica del Pdl.
Il senatore Cosimo Latronico, infatti, ha definito «una replica acida e strumentale contro il Governo» quella di De Filippo. «La Basilicata – ha spiegato Latronico – inizialmente può contare su circa 33 milioni di euro (produzione di petrolio 2009) da spalmare tra i patentati residenti in regione. Se si volessero stimare 300 mila aventi diritto, si tratta di non meno 100 euro a patentato, e considerato che in una famiglia ci sono mediamente almeno due o tre patenti, nonostante il 2009 sia stato un anno di magra, le famiglie lucane potranno disporre di uno sconto sui costi di carburante compreso tra 200 e 300 euro. Si tratta di una misura destinata col tempo a raddoppiare abbattendo in modo significativo le spese di trasporto dei lucani. La natura dell’intervento sarà di facile utilizzazione proprio attraverso l’emissione di una carta elettronica ricaricabile. Vorremmo che il presidente De Filippo apprezzasse la sostanza dell’intervento che riconosce, in nome di un federalismo reale alle genti lucane, che da quando sarà varato il decreto potranno disporre di un ulteriore vantaggio che rende meno oneroso il costo del carburante. Non vorremmo – ha concluso Latronico – che sterili gelosie facciano prevalere atteggiamenti faziosi e dannosi per la vita dei cittadini».

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