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L’AIOP, l’associazione che raggruppa le strutture dell’ospedalità privata, terrà un’assemblea regionale a Lamezia, venerdì 30 luglio presso l’Hotel Ashley, per fare il punto della situazione alla luce delle misure annunciate dal presidente Scopelliti in relazione al piano di rientro per le passività accumulate.
«In Calabria – si legge in una nota stampa – le strutture private associate all’AIOP sono 32 e rappresentano il 30 per cento delle prestazioni erogate a carico del servizio sanitario, hanno una dotazione di 2.519 posti letto ed impegnano circa 4 mila unità lavorative. Le strutture private hanno pagato fino ad oggi il prezzo più alto della crisi che ha investito il servizio sanitario regionale avendo gli uffici regionali scaricato gli sprechi del pubblico sulle gestioni e sui bilanci della sanità privata. Basti considerare che a fronte di un incremento della spesa ospedaliera, nel settore pubblico, pari al 26 per cento, nel periodo 2001-2008, nel settore privato è cresciuta soltanto del 6 per cento,ovvero un tasso di crescita che non copre nemmeno il tasso di inflazione corrente cumulatosi negli anni. Inoltre nei cassetti degli uffici regionali giacciono crediti pregressi a tutt’oggi non pagati che ammontano a circa 150 milioni di euro e questo spiega la crisi di liquidità che ha sconvolto le gestioni delle case di cura coinvolgendo il personale dipendente che ,da parte sua, accredita diverse mensilità dovute.
L’opinione pubblica deve sapere che da gennaio a data corrente alle case di cura non è stata corrisposta alcuna somma per le prestazioni erogate nel 2010. L’AIOP ha dato ampia disponibilità al governo regionale in carica di farsi carico dei sacrifici che bisogna affrontare per risalire la china ma non si può tollerare che disinvolti direttori generali in cerca di protagonismo soggettivo paralizzino l’attività delle case di cura arrivando a minacciare la revoca degli accreditamenti. Prima dell’assemblea, che avrà inizio alle ore 14,30, il presidente nazionale dell’AIOP, Enzo Paolini (in foto), terrà una conferenza stampa nel corso della quale presenterà i numeri del disastro gestionale della sanità calabrese. I numeri portano a precise responsabilità politiche e l’AIOP non ha interesse nè a nasconderle nè a pagarne le conseguenze».

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