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di GABRIELE ELIA
Qualche settimana fa, il 24 giugno, la banda del buco era stata quasi presa in flagranza di reato, con la ruspa impantanata nella bonifica adiacente il centro commerciale “Heraclea” e loro, i ladri, che avevano tagliato la corda prima dell’arrivo della forze dell’ordine. Dopo aver fatto calmare le acque, quasi in maniera sfrontata e di sfida nella notte tra domenica e lunedì ecco che, presumibilmente gli stessi malviventi hanno ritentato il colpo riuscendo nell’impresa con un bottino di 200mila euro. Intorno alle 2.47 è scattato l’allarme del centro commerciale sulla strada statale 106 jonica e immediatamente sono accorsi sul posto la società di vigilanza “Tigerpol” e alcuni dipendenti della struttura commerciale, oltre ovviamente i carabinieri di Policoro. Al loro arrivo la sorpresa: l’incasso del weekend fino all’ultimo centesimo, ripulito del reparto food (Interspar) e Oviesse, un negozio di vicinato di abbigliamento della galleria di oltre 25 attività commerciali, per una cifra che secondo gli inquirenti, confermata anche da qualche dipendente, ammonterebbe a quasi 200mila euro. Un colpo grosso da parte dei malviventi che questa volta non hanno fallito utilizzando la stessa strategia. Un caterpillar rubato con un braccio lungo almeno 20 metri, molto probabilmente rubato a Taranto come quello del precedente furto (Palagiano) in bianco, ha sfondato il lato scoperto sulla destra dell’edificio, dove c’è la cassa continua; poi i ladri hanno avuto via facile nel riempire i sacchi del denaro fresco dell’incasso di almeno due giorni, in cui si è registrato il pienone nella mega struttura, presa d’assalto da vacanzieri e residenti in questo periodo estivo, anche grazie alle offerte e ai saldi. Fino alle 8 del mattino di ieri, sul volto degli addetti al commercio c’era una certa rabbia per aver visto vanificare in poco tempo il lavoro di almeno due giorni, anche se forse i precedenti furti sono stati sottovalutati un po’ da tutti. Una struttura simile, unica nella fascia jonica, non avrebbe la vigilanza fissa durante le ore notturne; infatti, la guardia giurata passerebbe ad orari prestabiliti e, anche se scatta il sistema di allarme, fino a quando sul posto arrivano i vigilantes o le forze dell’ordine passa del tempo dato che il centro urbano dista 4 chilometri dal Bosco Sottano. Oltretutto, negli ultimi tempi Policoro è stata presa di mira più volte da furti, sia in città in abitazioni civili che in attività commerciali, alcune dei quali proprio nelle vicinanze del Bosco Sottano, i cui autori sono rimasti, ad oggi, impuniti. Se poi a questi episodi delinquenziali si aggiungono anche l’incendio di un capannone di una nota azienda agricola, quello di un chiosco/fiorario in viale Salerno, l’aggressione nella stessa via di un operatore commerciale con furto, anche in questo caso, del bottino e così via, non c’è davvero da stare allegri per un’ondata di recrudescenza criminale di cui Policoro non ha bisogno, ma sui quali riflettere se non sia il caso di intensificare i controlli. Le indagini sono in corso e non si esclude il coinvolgimento della malavita pugliese.

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