X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

Si è insediata questa mattina la commissione che guiderà il Comune di Borgia dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose deciso nella seduta del Consiglio dei ministri dello scorso 18 giugno. La terna commissariale è composta dal presidente Roberta Lulli, proveniente dal ministero dell’Interno dipartimento dei Vigili del fuoco; Giuseppe Di Martino, viceprefetto aggiunto della Prefettura di Cosenza; Giuseppe Chiofaro, direttore amministrativo contabile della Prefettura di Palermo. In queste ore si sta procedendo alla notifica del decreto di scioglimento firmato dal presidente della Repubblica, chiudendo definitivamente l’esperienza amministrativa della coalizione di centrosinistra guidata dal sindaco Domenico Rijllo, Pd, che avrebbe terminato il suo mandato nella primavera del 2011. Alla base dello scioglimento, i presunti collegamenti tra l’amministrazione comunale e le cosche della ‘ndrangheta che operano sul territorio con l’operazione «Falcos» condotta dai Carabinieri lo scorso anno che ha segnato un momento cruciale, evidenziando i presunti contatti tra l’allora vicesindaco e uno dei componenti dei clan durante le elezioni amministrative. (AGI) Cli/Adv 191511 LUG 10 (AGI) – Borgia (Catanzaro), 19 lug. – Si è insediata questa mattina la commissione che guiderà il Comune di Borgia dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose deciso nella seduta del Consiglio dei ministri dello scorso 18 giugno. La terna commissariale è composta dal presidente Roberta Lulli, proveniente dal ministero dell’Interno dipartimento dei Vigili del fuoco; Giuseppe Di Martino, viceprefetto aggiunto della Prefettura di Cosenza; Giuseppe Chiofaro, direttore amministrativo contabile della Prefettura di Palermo. In queste ore si sta procedendo alla notifica del decreto di scioglimento firmato dal presidente della Repubblica, chiudendo definitivamente l’esperienza amministrativa della coalizione di centrosinistra guidata dal sindaco Domenico Rijllo, Pd, che avrebbe terminato il suo mandato nella primavera del 2011. Alla base dello scioglimento, i presunti collegamenti tra l’amministrazione comunale e le cosche della ‘ndrangheta che operano sul territorio con l’operazione «Falcos» condotta dai Carabinieri lo scorso anno che ha segnato un momento cruciale, evidenziando i presunti contatti tra l’allora vicesindaco e uno dei componenti dei clan durante le elezioni amministrative. (AGI) Cli/Adv 191511 LUG 10

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE