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Venti escluse dal calcio professionistico. E c’è anche il Potenza come ampiamente prevedibile. Questo il quadro.
PRIMA DIVISIONE
Gallipoli, Mantova, Perugia e Rimini: non si sono iscritte
Arezzo e Marcianise: non hanno fatto ricorso
Figline: escluso dal Consiglio federale
SECONDA DIVISIONE
Itala San Marco, Monopoli, Pescina VdG e Scafatese: non si sono iscritte
Alghero, Cassino, Legnano, Manfredonia, Olbia, Potenza e Pro Vasto: non hanno rpesentato ricorso
Pro Vercelli e Sangiustese: escluse dal Consiglio federale
Per la cronaca è stata esclusa anche l’Ancona dal campionato di Serie B.
Questo il durissimo commento del presidnete della Lega Pro Mario Macalli, che ha avuto anche una delega per la riforma dei campionati: «E’ stato un tributo di sangue». «La nostra è una situazione che denunciamo da due-tre anni e che non ha avuto ascolto – afferma Macalli -. Il nostro è un mondo debole, che non ha ricavi e con poche risorse. Anche nel futuro le risorse sono state date a categorie diverse dalla nostra che negli ultimi dieci anni ne hanno sperperate a valanga. Può darsi che ci siano tanti volenterosi che copriranno i ventuno buchi, ma anche quelli che si sono iscritti, mi chiedo se il giorno dopo abbiano in tasca un euro. La previsione è che l’anno prossimo sarà peggiore di quest’anno». Macalli oggi ha ricevuto una delega per la riforma dei campionati e «farò immediatamente delle proposte per far sì che gli imprenditori non perdano le loro imprese per investire nel nostro mondo. Non voglio mandare al massacro gente che fa calcio senza avere il benchè minimo riconoscimento e risorse dal sistema. Fino ad oggi – continua – non ho preso un euro dai proventi dei diritti tv che si sono spartiti all’interno della stessa Lega, avendo oggi 22 società di serie B più incasinate delle mie. Se avessero gli stessi parametri che utilizziamo noi, almeno 15 società non potrebbero iscriversi».
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