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di ANTONIO CORRADO

Si è spento ieri notte, nella sua abitazione di Roma, dopo una lunga malattia, l’architetto e urbanista Carlo Aymonino, uno dei padri della nuova Matera, che ha progettato, tra gli altri lavori, lo storico rione “Spine Bianche”, oltre alla centralissima piazza Mulino (ex piazza Kennedy), concepita in collaborazione con Raffaele Panella e Piergiorgio Corazza.
Nato il 18 luglio del 1926, il noto urbanista è stato, tra l’altro, rettore dell’Istituto di Urbanistica di Venezia (Iuav). Tra le sue opere, c’è il quartiere Gallaratese di Milano e il progetto della sala che ospita la statua del Marco Aurelio ai Musei Capitolini. Il rione materano di Spine Bianche è considerato dalla cultura architettonica italiana tra i più interessanti nel panorama dell’edilizia popolare nazionale, perché custodisce tali e tante informazioni di carattere storico, urbanistico e architettonico, che ancora oggi costituiscono oggetto di studio continuo da parte di architetti e scuole di architettura.
La stessa facoltà di ingegneria di Matera li ha adottati come riferimenti paradigmatici di ricerca e approfondimento storico-critico. Di recente si è registrata una forte richiesta degli abitanti di realizzare nuovi balconi per estendere all’esterno il proprio spazio vitale, ritenuto appena sufficiente. La proposta ha aperto un vivace dibattito, a cui nel 2003 partecipò lo stesso Aymonino, ricordando sulla rivista specialistica “Siti”, che qualsiasi progetto in tal senso avrebbe dovuto essere concepito con un’idea unitaria. Oggi ci sono ancora tante domande per la realizzazione di balconi e sarebbe auspicabile la riapertura di un confronto tra il Comune e il comitato dei residenti.
Spine Bianche nacque negli anni immediatamente successivi allo sgombero degli antichi rioni Sassi, quando Matera divenne un’autentica città-laboratorio; fu istituita la Commissione per lo studio della città e del suo agro, promossa dall’Unrra-Casas e istituita da Adriano Olivetti, presidente dell’Istituto Nazionale di Urbanistica e dal sociologo Frederick Friedmann, con esperti in diverse discipline, tra cui ovviamente l’urbanistica, la paleoetnologia, la sociologia.
In quegli anni nella città intervennero esponenti prestigiosi dell’urbanistica italiana, per progettare e creare quartieri che riprendessero il più possibile i modelli di vita sociale dei Sassi. Ampia dotazione di spazi pubblici, servizi e una buona qualità del disegno urbano, queste le caratteristiche che si richiedevano al pool di esperti. Ma il rione Spine Bianche è anche un’opera di grande importanza della corrente Neorealista del Razionalismo italiano. Alcuni edifici, come la cosiddetta Casa di Matera, che si affaccia sulla piazza della chiesa, furono progettati dall’architetto Giancarlo De Carlo. Chiamato anche dai materani Bottiglione (dal nome di un’impresa costruttrice), il quartiere fu costruito interamente in cotto, con linee esterne molto semplici. Al centro sorge la parrocchia di San Pio X, i servizi e alcune scuole. Lì c’è anche una statua di Alcide De Gasperi, all’epoca capo del Governo che firmò la prima legge per lo sfollamento e il risanamento dei Sassi e che, l’anno scorso, qualcuno voleva delocalizzare, suscitando un ampio dibattito tra le personalità della cultura e della politica cittadina.
Aymonino a Matera, fece parte di una bella fucìna di talenti dell’architettura italiana. A dicembre 2008 è stata completata la riqualificazione di Spine Bianche, con un intervento, cofinanziato dal Programma operativo regionale (Por) della Regione Basilicata, per un importo a base d’asta di 329mila euro, che ha consentito di dotare il quartiere di spazi giochi fruibili anche di sera per gli sport di squadra, come il calcio a cinque e per i bambini. Le aree previste nell’intervento, che sono destinate ai bambini hanno, inoltre, una particolare illuminazione a più colori.
Tra gli ultimi progetti di Carlo Aymonino c’è la copertura del Giardino Romano all’interno dei Musei Capitolini a Roma. Nel 1999 ha vinto la medaglia d’onore per meriti della Scienza e della Cultura del Ministero della Pubblica Istruzione.

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