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«I Vigili del Fuoco della provincia di Cosenza aspettano il pagamento del lavoro svolto negli ultimi due anni per far fronte alle emergenze per il maltempo. Ad aggravare la situazione oltre al danno, per questi lavoratori, ci sarà anche la beffa; con i pagamenti in arretrato, infatti, i pompieri rischiano di veder scomparire la retribuzioni per il lavoro svolto durante le emergenze sotto il peso della imposizione fiscale che, applicata al cumulo con la normale retribuzione, cancellerebbe di fatto le retribuzioni dovute alle emergenze maltempo accadute nel 2008 e nel 2009».
Ad affermarlo è Bonaventura Ferri, della Uil calabrese: «Una cosa è certa – continua – la finanziaria parla di blocco dei rinnovi contrattuali ed i pompieri sono senza contratto già da tre anni, slittamento delle pensioni e tante altre notiziole sullo stesso tenore, ebbene per un dipendente pubblico non sono sufficienti due anni di attesa per vedersi retribuire il lavoro svolto? È impensabile che si possano costringere dei dipendenti pubblici a ricorrere al credito, dove possibile, per far fronte alle necessità delle proprie famiglie mentre gli stessi sono creditori di cifre importanti nei confronti dello Stato. Tra poco – continua – si dovrà parlare di nuovo del «legittimo impedimento» però si tratterà della impossibilità dei lavoratori pubblici di provvedere ai bisogni essenziali delle proprie famiglie. A questo punto – conclude il sindacalista – dopo le proteste dei mesi scorsi sfociate anche in un Sit-in di protesta i lavoratori hanno bisogno di ricevere le risposte concrete e risolutive rispetto a questa vicenda, per questo sollecitiamo il Prefetto di Cosenza Dott. Reppucci».
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