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di Renato Carpentieri
matera 1 pianura 0
MATERA (4-3-3): G. D’Angelo 6,5 Manetta 6,5 (22′ st Ostaku 6,5), Bartoli 7 ,Manzo 7, Martinelli 7; Conte 7, Mazzoleni 7, Logrieco 6,5 (13′ st Campo 7); Carretta 6,5 (43′ st F. D’Angelo sv) , Albano 6,5 De Vecchis 7,5. A disp.: Dimola, Savino, Martone, Ostku, Alassani. All. Rizzo 7,5
PIANURA (4-3-3): Despuches 6,5; Carbonaro 6, Mattera 6, Allocca 6, Letizia 6; Scarnato 6, De Rosa 5,5 (1′ st Ausiello), Ianniello 6; Del Sorbo 6, Manzo 6, Pirone 6 (31′ st Ventre sv). A disp.: Lima, Manzi, V. Scarpato, De Luca, Galdean. All. Gargiulo
Arbitro: Rocca di Vibo Valentia (Favia di Bari, Di salvo di Barletta)
RETE: 48′ st De Vecchis (M)
NOTE Terreno in buone condizioni. Spettatori circa 1200, di cui 800 provenienti da Matera e 350 da Pianura. Presente in tribuna il sindaco di Matera, Salvatore Adduce e l’ex Carlo Florimbi. Ammoniti: De Rosa del Pianura; Conte, Campo, Mazzoleni del Matera. Angoli:2-2 Recupero: 1′ pt, 3′ st.
CHIETI – L’ultima gara in D. Matera batte il Pianura, quasi da dire che Davide batte ancora una volta Golia. Ma il Matera nel primo tempo ha giocato alla pari, ed ha sofferto a inizio ripresa e colpito sui titoli di coda con De Vecchis. Decisivo come nella gara d’andata di Coppa Italia. Punizione di Mazzoleni per Bartoli, cross in area per Albano e pallone che giunge a De Vecchis che insacca. Non c’è più tempo, c’è solo da esultare e i biancazzurri lo fanno sotto la curva Volpi.
Finale dei play off dai colori biancazzurri, infatti entrambe le squadre avevano gli stessi colori sociali, ma tanta differenza se si pensa che in campionato il Pianura ha chiuso a 70 punti e il Matera a 49, anche se la squadra di Rizo a salvezza acquisita ha dirottato tutta l’attenzione alla Coppa Italia, trofeo poi vinto e che gli ha permesso l’accesso alle semifinali.
LA TATTICA Il tecnico del Matera non recupera Leta e Savino e schiera una squadra a trazione anteriore con tre punte e un trequartista, Logrieco, a sostegno; sulla sponda campana Mimì Gargiulo recupera Ventre ma lo tiene in panchina inizialmente puntando sullo stesso undici vincente di domenica scorsa contro il Carpi nella storica impresa di ribaltare il 5-0 dell’andata con un roboante 8-2 finale che gli ha regalato l’accesso alla gara di oggi a Chieti. Matera in maglia bianca con striscia trasversale, quella storica della serie B, e Pianura in divisa celestina con colletto bianco. Novità nel Matera con Batoli a destra e Manetta basso a sinistra.
LA GARA – Il primo tiro in porta è del Pianura con Scarpato dopo 5′, ma è lento e lontano dalla porta difesa da D’Angelo. E’ il Pianura a fare la gara, come si dice in gergo, e il Matera di rimessa, provando a sfruttare Carretta e De Vecchis, con il primo attivo con un cross in area al 6′ che mette in apprensione la difesa campana. Ma è il Matera ad andare vicino al gol per primo con Logrieco che recupera palla nella trequarti e dal limite calcia con Despucches costretto a deviare con affanno alla sua sinistra. Risponde il Pianura al 11′ con un debole tiro di Pirone. Ritmi non troppo elevati per il grande caldo e ovviamente perché nelle gambe dei protagonisti c’è un duro campionato oltre a Coppa e play off. Al 16′ va al tiro Carretta, ma la sua conclusione dal limite è alta. Azione capolavoro del Matera al 17′: palla di Martinlli ad Albano che a volo serve Logrieco, scambio tra i due e ne viene fuori un tiro a volo del bitontino di poco alto sulla traversa. Al 25′ Logrieco è atterrato dal limite. Ammonito De Rosa e Logrieco dai 25 metri impegna Despucches. Sull’altra sponda risponde l’altro specialista, Tommaso Manzo, per una punizione su un fallo di Mazzoleni dal limite. Conclusione alta del numero 10 campano. Tifo costante di biancazzurri della curva Volpi dell’Angelini, perché il Matera sta bene in campo e dimostra di non essere arrivato in finale per caso. Anzi. Al 40′ è De Vecchis a far gridare al gol. Servizio di Conte per l’attaccante che calcia forte e abbastanza centrale permettendo a Despucches di allungarsi e respingere con i pugni. Matera vicino alla rete con Carretta. Il Materano ruba il tempo a Letizia impegnato in disimpegno e calcia subito verso Despuches che alla meglio si salva in angolo. Si va al riposo sullo 0-0. Ripresa con Gargiulo che toglie De Rosa e inserisce Ausiello. Subito Pianura, con Ianniello che dal limite impegna D’Angelo. Ancora Pianura al 7′ con una bella azione sulla sinistra che porta al tiro Mattera, un diagonale che esce davvero di poco con D’Angelo battuto. La migliore occasione del Pianura che fa il paio con quella di Carretta a fine primo tempo. Soffre il Matera, è il momento migliore del Pianura che arriva dalle parti di D’Angelo con estrema facilità. Vantaggio sfiorato due volte. Barcolla il Matera. Rizzo toglie Logrieco e inserisce Campo per dare maggiore nerbo ad un reparto di centrocampo in sofferenza. Pallino in mano al Pianura e Matera solo a contenere. Gargiulo incita i suoi comprendendo la difficoltà del Matera e Mattera diventa centrocampista aggiunto. Rizo toglie Manetta e sposta Conte sinistra basso inserendo Ostaku in mezzo al campo. Pianura che preme, Matera di rimessa. Contropiede Carretta-Albano con il gallipolino atterrato. Punizione e giallo ad Allocca. Punizione che mette i brividi al Pianura, Martinelli di testa con i campani salvi con una deviazione in angolo. Squadre lunghe e stanche e fioccano le azioni nei minuti finali, sembra che omai ci sino i rigori. Ma c’è il guizzo di De Vecchis che vale la Lega Pro dopo 13 anni d’inferno. La festa notturna allo stadio, organizzata da Tosto, può esplodere.
SPOGLIATOIO- CHIETI- E il Carro della Bruna lo rompe in anticipo De Vecchis. Un apoteosi il gol di dell’attaccante.
“Sono dei ragazzi fantastici. Ci hanno creduto fino in fondo e sono stati premiati. E’ una grande gioia e ce la meritiamo tutti -afferma il presidente del Matera, Tommaso Perniola- perché è il premio all’impegno che è stato profuso. Credo che ora il bilancio del camino sia davvero di grande spessore. Ci è mancata solo la vittoria del campionato, poi abbimo vinto tutto quello che c’era da vincere. Ora aspetteremo cosa succede in Federazione, perché se tutte le squadre si iscriveranno tutto questo sarebbe inutile. Ora si vedrà con il passare del tempo cosa bolle in pentola e ci regoleremo di conseguenza. Aspettiamo indicazioni dalla Federazione. Noi abbiamo fatto il massimo, ora vediamo cosa ci chiederanno. Rispettiamo le regole del calcio e quindi non possiamo che attendere fiduciosi, perché di più non credo che si poteva fare”.
Roberto Rizzo è commosso, ma si riprende subito. ed esclama: “Ora che altra gara c’è da giocare? La Supercoppa? “No mister, è finita ed è l’ultima gara in serie D del Matera?
“Mi auguro di sì. Questi ragazzi hanno fatto davvero il massimo e sono da abbracciare uno per uno. Abbiamo fatto un primo tempo davvero buono, poi ad inizio ripresa abbiamo sofferto un po’ l’avversario che ha premuto, anche se il nostro portiere interventi eccezionali non ne ha dovuto compiere. Però ci abbiamo creduto fino in fondo e alla fine siamo stati premiati. Non è il momento di parlare di futuro, ma di festeggiare. Oggi è festa, domani si penserà a tutto il resto”.
Gino Dimitri, direttore sportivo del Matera. “Quando sono arrivato a Matera tutto sembrava volgere diversamente, ora credo che questa vittoria vada dedicata ai tifosi che ancora una volta ci hanno sostenuto alla grande. Per il resto, ora attendiamo le prossime cose che si evolveranno in Federazione e poi si vedrà. Questa famiglia, perchè tale è, ha portato a casa un risultato importante. Ce lo godiamo e poi vedremo”.
E’ Angelo Tosto a mettere la sua firma sulla giornata.
“Oggi ci godiamo la festa, perché è giusto così-afferma il presidente di Datacontac- ma da domani si comincia a fare i conti”.
Parole che vano interpretate e che lasciano presagire giorni ricchi di novità. Perché ora tra la Seconda Divisione e il Matera manca soltanto la questione burocratica e i soli.
Chiaramente non potrà pesare tutto sulle spalle di un singolo, perché i tifosi la loro parte l’hanno fatta e la faranno ma è chiaro che toccherà ad Amministrazione e imprenditori dare altre risposte concrete che giustamente chi finora ha investito tanto aspetta e merita. Ma questo è un altro capitolo. Oggi c’è la festa. Matera la merita e sarà una Festa della Bruna all’insegna dei colori biancazzurri.
PAGELLE- G. D’Angelo 6,5 Un lavoro di ordinaria amministrazione a parte nei primi minuti della ripresa quando il Pianura ha premuto e fatto temere il peggio, ma non si è mai scomposto.
Manetta 6,5 Schierato a sinistra non eccede, ma ci mette cuore e carattere. Becca un cartellino giallo e poi Rizzo lo toglie, ma è un giocatore di grandi prospettive.
Ostaku 6,5 Fa quell che doveva fare in mezzo al campo al momento del suo ingresso, c’è anche la sua mano nel gol perché ci ha creduto
Bartoli 7 Un grande giocatore, gioca bene pure a destra. Suo il lancio sul quale è nato il gol di De Vecchis, ma è tutto il suo campionato a sprizzare luci.
Manzo 7Un giocatore rinato. Mette il bavaglio a Del Sorbo e non era facile, ma gioca da veterano e merita grande rispetto una prestazione superba come quella i ieri che segue le altre .
Martinelli 7 Il capitano sembra il famoso Ercolino sempre in piedi. Stava male, ma va in campo e fa la differenza in positivo. Stringe ancora i denti e si guadagna l’ennesima pagnotta, nonostante una botta alla testa.
Conte 7 Bene a centrocampo e non da meno quando lo sposta in difesa. Un giocatore da tenersi stretto e che ha reso alla grande per tutta la stagione.
Mazzoleni 7 A quarant’anni tiene il campo alla grande e quando cala tutto il Matera ne soffre. Però non molla ed è lucido fino alla fine quando da’ i nizio all’azione che regala la vittoria finale. Con l’avvento di Rizzo è diventato il fafro del gioco e non ha perso più colpi.
Logrieco 6,5 Grande qualità e sacrificio, ma è chiaro che cede nella difesa del centrocampo quando perde lucidità. Un giocatore da confermare perché se sta bene è un piacere vederlo sciorinare giocate di grande spessore
Campo 7 Decisivo i n fase di contenimento e costruzione, entrando in partita subito e regalanco concretezza in terminidi interdizione nel momento cruciale della gara
Carretta 6,5 Grande sacrificio e tante botte ricevute, peccato per quel tiro a fine primo tempo che poteva regalare il vantaggio al Matera. Esce esausto, ma resta il valore aggiunto di una squadra che ha vissuto sulle sue giocate e la sua grande voglia di esplodere.
F. D’Angelo sv pochi minuti per giudicarlo, ma è stato utile nell’azione del vantaggio
Albano 6,5 Si sacrifica e mette grande cuore in una partita in cui non era facile restare lucido fino alla fine, però è fondamentale in certoi frngenti come nell’occasione del gol.
De Vecchis 7 Da cinque e mezzo a sette. Questo è il calcio, perè veva giocato male tutte le palle che gli erano arrivate. Però ha messo dentro quella decisiva e nel calcio conta solo questo. Tutto il resto è ria fritta. Alessio De Vecchis ha scritto nel suo nome nel tabellino dei marcatori sia a Voghera che a Chieti. Gol pesantissimo, per uno che la porta non la vede.
Rizzo 7,5 Ridisegna tre volte la squadra, l’ultima l’azzecca perché Campo fa la differenza e costruisce le basi per una vittoria storica. Ha le lacrime agli occhi a fine gara quando lo abbracciano gli amici di questa avventura fantastica. A Matera è rinato, ora se andrà via si vedrà ma una cosa è certa: resterà nei cuori dei tifosi del Matera per serietà e professionalità
Renato Carpentieri
UNA SPEDIZIONE VERSO CHIETI- MATERA- L’ultima trasferta in D. Un viaggio verso la certezza di essere già in Lega Pro iniziato ieri mattina alle otto con il raduno nei pressi del bar Valentino, ma una partenza tribolata per ragioni d’ordine pubblico. Perchè la trasferta è stata regolamentata dalle forze dell’ordine che avevano un programma già stilato, compreso le soste in autostrada. E la partenza è avvenuta alle 10,00 con scorta verso la Bradanica e prima sosta a San Trifone. Famiglie intere, ma a farla da padrone le coppie padre e figlio come una inizializzazione verso le trasferte per la squadra del cuore. D’altronde, è proprio così che si inizia a tramandare una fede che molti vecchi tifosi hanno visto riaccendersi grazie ad una stagione ricca di soddisfazioni. Molti bambini, ragazzi e anche donne nei cosiddetti autobus tranquilli organizzati da Raffaele Lagalante e il bar Valentino, tutti pronti a sfatare il detto di “quan ye franc ungimi tutt”, ovvero si va solo se è gratis. Nervosismo per il ritardo nella partenza superato e dimenticato dal clacson dell’autista dell’autobus che annuncia l’agognata partenza. Scatta l’entusiasmo, la voglia di vedere all’opera i propri beniamini in quella che è l’ultima fatica stagionale e poco conta chi è l’avversario, perchè c’è grande voglia di scrivere l’ennesima pagina positiva stagionale per i colori biancazzurri. L’aria che si respira è quella dell’ultimo sforzo per lasciare certamente la serie D, dopo quindici lunghi anni passati dai campi lucani, perché dopo l’esclusione dalla C2 il Matera fu costretto a ripartire dall’eccellenza, anzi dalla prima categoria. Perché mentre il Matera di francoTafuni allenato da Vito Chimenti disputava un campionato di serie D conquistando una sola vittoria con il Lagonegro il Materasassi di Ripoli ripartiva dalla Prima categoria. L’anno seguente fu derby in Eccellenza, perché il Materasassi di Ripoli acquisì il titolo sportivo dello Scanzano. La tifoseria, che seguì Ripoli già in Prima categoria esulò nel 1999-2000 per l’approdo in serie D con Sergio Notariale in panchina. Poi due tentativi andati a male fino a raggiungere i play off, ma il salto in Seconda divisione senza forze economiche non era facile da concretizzare. D’altronde Ripoli era già stato autore di un miracolo nel portare, senza forze economiche personali(anche se di soldini il grande presidente Ripoli ne ha rimessi), il calcio materano almeno in serie D. Fino ad una società gestita dai tifosi, gli stessi che ieri mattina erano in fila sull’autogrill a Foggia per essere vicini alla propria squadra nel momento più importante di quindici anni di bocconi amari. L’agonia in serie D è al capolinea, come l’ultimo viaggio verso una Lega Pro che certamente loro meritano e che riempiendo lo stadio Angelini di Chieti hanno dimostrato di meritare.
Renato Carpentieri
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