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I deputati Doris Lo Moro, Cesare Marini e Marco Minniti, del Pd, hanno presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno sull’aggressione subita dal sindaco di Sant’Agata D’Esaro (Cs), Antonio Bisignani (in foto), accoltellato da sconosciuti alla mezzanotte di lunedì scorso, mentre usciva dalla casa dei suoi genitori. L’episodio – si elgge nell’interrogazione – appare di particolare gravità perchè preceduto da innumerevoli minacce ed atti intimidatori nei confronti dello stesso Sindaco di Sant’Agata d’Esaro e di altri amministratori dello stesso Comune e perchè questa volta è stata posta in essere un’aggressione fisica nei confronti del Sindaco, il quale, a commento della violenza subita, ha messo in relazione gli episodi che si sono succeduti a suo danno, compreso l’ultimo, con l’attività politica, sottolineando che «fino ad un anno fa» aveva «una vita tranquilla». Nell’interrogazione sono riportate le ripetuite minacce ed i danneggiamenti subiti dal primo cittadino. Nell’interrogazione si evidenzia che «lettere e sms anonimi e minacciosi sono stati inviati a diversi assessori e consiglieri della nuova amministrazione guidata da Bisignani, con esplicita richiesta di dimissioni».
I parlamentari aggiungono che «l’episodio di lunedì scorso, sicuramente il più grave, si è verificato alla vigilia di un importante consiglio comunale. Le intimidazioni ad amministratori costituiscono oramai da anni una specificità irrisolta della realtà calabrese, – scrivono Lo Moro Marini e Minniti – oggetto di innumerevoli denunce e di uno specifico rapporto elaborato annualmente da Legautonomie Calabria. Succede anche che lo stesso amministratore sia soggetto a più intimidazioni. Il caso del Sindaco di Sant’Agata D’Esaro è in tal senso emblematico e di inaudita gravità. Il fenomeno, di dimensioni vastissime (circa 700 episodi censiti in Calabria), appesantisce il ruolo dei Sindaci e delle amministrazioni comunali che, nella situazione difficile in cui versa la Regione, aggravata dalla grave crisi attuale, finiscono per essere il riferimento più vicino per la cittadinanza ma anche il bersaglio più immediato per soggetti, associati e non, che tendono, con attività criminali, a condizionare la vita delle comunità locali». I tre deputati chiedono di sapere «quali iniziative sono state assunte a seguito delle denunce presentate dal Sindaco Bisignani, oggetto, insieme ad altri amministratori della sua stessa maggioranza, di innumerevoli atti di intimidazione e di violenza; se e come è stata garantita la sicurezza personale del Bisignani». Si chiede inoltre «come si pensa di affrontare il problema degli attentati agli amministratori, che in Calabria ha oramai assunto caratteristiche allarmanti, ed appare aggravato dal fatto che nella stragrande parte dei casi non viene individuato alcun responsabile di atti che, oltre a mettere a rischio gli amministratori e le loro famiglie, creano insicurezza nelle comunità amministrata».

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