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Beni per oltre tre milioni di euro sono stati sequestrati stamane, nel territorio di Cassano allo Ionio, da personale dell’ufficio misure di prevenzione della questura di Cosenza, supportato dal reparto prevenzione crimine Calabria settentrionale della Polizia di Stato, ai sensi della normativa antimafia. Il sequestro riguarda un noto esponente appartenente alla cosca della ‘ndrangheta dei Forastefano operante nell’alto Ionio cosentino.
Secondo quanto emerso dalle indagini i beni sequestrati sarebbero nella disponibilità di Cosimo Giuseppe Rizzo, 39 anni, di Cassano, cognato del boss Antonio Forastefano, e ritenuto elemento di spicco della stessa organizzazione criminale, con il compito specifico di gestire il settore della droga.
L’uomo si trova attualmente detenuto a seguito dell’operazione «Omnia» disposta dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro, per associazione mafiosa e traffico di sostanze stupefacenti.
A Rizzo sono stati sequestrate due imprese individuali, riconducibili a lui o ai suoi diretti familiari; due appartamenti; una villa di 9 stanze; un magazzino e un terreno edificabile. Inoltre 12 automobili, quasi tutte di lusso (tra cui Audi, BMW, Land Rover, Jeep), tre motociclette, due autocarri e un libretto di risparmio con 49.000 euro.
Nell’ambito della complessa normativa antimafia di riferimento, nell’arco di appena un anno, sono stati proposti ed eseguiti dall’Ufficio Misure di Prevenzione e Sicurezza 13 sequestri di beni, come si precisa in un comunicato diffuso dalla Questura di Cosenza, per un ammontare di circa 55 milioni di euro. Dodici sono state le confische eseguite dallo stesso ufficio, per un ammontare complessivo di 83 milioni di euro. In particolare, colpite le due cosche dei Forastefano e degli Abbruzzese, operanti sullo ionio, e quella Muto, operante sul tirreno cosentino.
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