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«Continua il dramma (e l’ingiustizia) della piccola Jannate, la bambina di 2 anni, nata in Italia, residente a Sant’Onofrio, nel Vibonese, affetta da una rara forma di malattia genetica, che vive solo grazie ad un respiratore artificiale attaccato ad una macchina a cui viene negato il diritto ad una piccola pensione, nonostante il riconoscimento della invalidità al 100%, perchè i suoi giovanissimi e poverissimi genitori non hanno un permesso di soggiorno a tempo indeterminato, ma un permesso biennale che viene ogni due anni regolarmente rinnovato. Nonostante l’immediato intervento del Presidente della Camera Gianfranco Fini il caso non è purtroppo ancora risolto». Ancora una volta interviene in merito il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli che sottolinea: «Non si è riusciti a sbloccare la situazione, superare l’assurdo legislativo, far prevalere l’aspetto umano e riconoscere il diritto della bambina di ricevere dallo Stato italiano la misera piccola pensione. L’assurdità e disumanità della legge – afferma Corbelli – sta colpendo la piccola Jannate e la sua poverissima famiglia. La bambina dopo dieci mesi di ricovero nel reparto di rianimazione pediatrica dell’ospedale civile di Cosenza da settembre è ospitata in un piccolo appartamento di fronte al nosocomio cosentino, per continuare le cure e le terapie. Per avere una idea del dramma della famiglia e della solidarietà scattata basta ricordare che da settembre il fitto dell’appartamento viene pagato grazie ad una colletta fatta dal primario e dagli altri medici di rianimazione dell’Annunziata».
Corbelli, che da oltre un anno si sta occupando di questo caso, riuscendo a far ottenere il diritto alla pensione alla bambina (la cui erogazione viene però adesso impedita dall’assurda legge italiana, perchè i genitori della piccola non hanno un permesso di soggiorno a tempo indeterminato ma biennale), informa di avere, ieri, nuovamente, sentito al telefono il consigliere politico del presidente Fini, dott. Alessio, che lo ha informato del nuovo intervento di Fini per il caso della bambina. Nel maggio scorso il presidente della Camera, dopo l’appello di Corbelli, era intervenuto presso la Prefettura di Vibo Valentia e il direttore generale dell’Inps. «Voglio ancora una volta pubblicamente ringraziare il presidente Fini – dice – per la sensibilità dimostrata per il drammatico caso umano (e la grande ingiustizia che continua a subire) della piccola Jannate, prosegue Corbelli.
Il Presidente della Camera ha dimostrato che la sua iniziativa politica, dentro e fuori il Parlamento, a favore dei diritti degli immigrati, in particolare dei bambini, è giusta, sacrosanta e doverosa in un Paese civile. Serve soprattutto, come nel caso della piccola Jannate, ad aiutare bambini poveri e malati».
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