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La Lega Pesca Calabria «punta su moralità, trasparenza e professionalità, per superare il grave momento di difficoltà della pesca calabrese, già messa in ginocchio dalla “Psicosi collettiva della nave dei veleni” e oggi alle prese con il drastico processo di adeguamento imposto dalle sempre stringenti normative comunitarie in materia di misure tecniche, controlli e adempimenti igienico sanitari. È una crisi – è scritto in una nota – che parte da lontano e che rischia di avere contraccolpi socioeconomici e occupazionali devastanti. Ma è anche un cruciale momento di svolta, che, se adeguatamente governato, può consentire di dare al settore nuove risposte, per guidare il cambiamento verso un nuovo modo di guardare a questa attività produttiva e al ruolo delle imprese nella filiera».
«La nostra Associazione – dichiara Salvatore Martilotti responsabile regionale di Lega Pesca – da più tempo suggerisce in via prioritaria due tipologie di interventi. Innanzitutto, misure di sostegno per mettere le imprese in condizione di affrontare il cambiamento, mediante il decollo delle azioni previste dalla legge regionale, attraverso la promozione e valorizzazione del prodotto ittico calabrese, con l’ottimizzazione delle risorse FEP (Fondo Europeo Pesca) per ammodernare i servizi portuali alla pesca, far decollare i distretti ittici, reti distributive e di commercializzazione.
Ma anche, accanto a questo, un forte investimento sulla promozione della cooperazione, sulla imprenditoriale giovanile e femminile, sulla formazione e la qualificazione della professione, per costruire una nuova figura di pescatore, che sia in grado di essere protagonista nella gestione del prodotto, mediante la filiera corta e le Organizzazioni di produttori, nella distribuzione e sui mercati, così come nell’offerta turistica legata al mare, attraverso il pescaturismo e l’ittiturismo, le cosiddette attività connesse utili alla diversificazione ed integrazione del reddito. Per puntare la prua decisamente al futuro – continua Salvatore Martilotti, sono strategici gli interventi indirizzati agli operatori del settore, per formare pescatori in grado di affrontare da protagonisti il cambiamento. Sforzi ed investimenti di cui Lega Pesca si è fatta carico fino ad oggi con l’attività di assistenza svolta dai CAP (Centri assistenza Pesca) nelle quattro macro-aree calabresi, a Schiavonea (Sibaritide), Crotone (basso Ionio), Bagnara (Area dello Stretto) e Vibo Marina (Tirreno cosentino), secondo una strategia che, in spirito di collaborazione, deve essere proficuamente supportata anche da Regione, Province e Comuni costieri».
In questa direzione, Lega Pesca ha organizzato per domani a Catanzaro presso la sede di Legacoop Calabria alle ore 10.00, una riunione del Coordinamento regionale di Lega Pesca Calabria. L’incontro, che avrà il carattere di seminario informativo agli addetti ai lavori, sarà aperto dai saluti del Presidente di Legacoop Calabria, Giorgio Gemelli.

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