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Le indagini che questa mattina hanno portato all’esecuzione di 29 ordinanze di custodia cautelare (nove delle quali notificate in carcere e una annullata perchè l’indagato è deceduto) per spaccio di cocaina e hashish sono state avviate in seguito a notizie confidenziali raccolte da un piccolo spacciatore, nome in codice Dolly. Sono state così scoperte in Sicilia due organizzazioni con struttura piramidale che si rifornivano dalla Campania, per la cocaina, e dalla Calabria per l’hashish. Ad alcuni degli arrestati è stata contestata anche l’associazione per delinquere. Nell’ambito dell’operazione sono stati sequestrati 60 chili di hashish e 4 di cocaina, oltre a duemila banconote false, da 20 e 50 euro, per un valore complessivo di 75 mila euro.
«Si tratta di due bande molto organizzate – ha spiegato il procuratore aggiunto Maria Teresa Principato che ha coordinato le indagini assieme ai pm Marcello Viola e Emanuele Ravaglioli – Il punto fondamentale è la facilità con cui a Palermo si può reperire cocaina, eroina e hashish. Sono i mafiosi che foraggiano il traffico, anche se Cosa nostra sta dietro alle organizzazioni. Poichè le pene per spaccio di droga sono alte, la mafia preferisce infatti lavorare in retroguardia».
Il questore Alessandro Marangoni ha spiegato che due fornitori di medio livello, i cugini Salvatore e Enrico Alfano, coprivano il rione Brancaccio mentre la famiglia Caltabellotta la zona di corso Pisani. Proprio il marito di Alessandra Catabellotta, Giorgio Napolitano, sarebbe stato il fornitore di fiducia di alcuni «insospettabili» come la segretaria del deputato regionale Salvatore Cintola, Sabrina Di Blasi, pure lei arrestata per spaccio. L’esponente politico è stato invece solo segnalato in via amministrativa come assuntore di stupefacenti.
Un altro degli arrestati, Ciro Di Napoli, si occupava di smerciare la droga nel catanese. Un chilo di cocaina, avvolta in un involucro, è stata inoltre trovata nel serbatoio di carburante dell’auto con cui due degli arrestati hanno fatto il viaggio tra Napoli e Palermo.
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