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di GIOVANNI SPADAFINO
Il 118 via da Grassano, verso Tricarico. E’ questa la preoccupante ipotesi che si sta facendo strada in questi giorni.
A decretare il trasferimento della postazione del 118 Mike con medico a bordo, un probabile taglio alla sanità annunciato dalla Regione Basilicata per circa ventimilioni di euro a cui il direttore generale dell’Asm, Vito Gaudiano dovrà dar corso.
L’allarmismo e la preoccupazione crescono perché il 118 a Grassano riveste un ruolo di vitale importanza, non solo per il paese, ma per tutto il territorio limitrofo. La legge regionale numero 21 del 1999 predispose un Piano sanitario realizzato dal dottor Petrillo, che individuava come operare attraverso personale medico e infermieristico su alcune aree territoriali. Nella ex Asl 4 furono istituiti due presidi di ambulanza con medico a bordo, uno a Matera e uno a Grassano, zona ritenuta baricentrica rispetto al territorio della collina materana. A Tricarico era già funzionante un Pts (Presidio territoriale di soccorso) fisso con medico e infermiere disponibili h24, un autoambulanza (India nome indicato nel Piano) composta da un autista e un infermiere a Irsina, Ferrandina, Tricarico; quindi la scelta di Grassano fu fatta perché baricentrica rispetto al raggiungimento in 20 minuti sul territorio descritto. Se l’ipotesi confermata da fonti accreditate, trovasse applicazione, questo arrecherebbe un danno enorme per un’ampia zona della collina materana. Circa 700 gli interventi effettuati in un anno da quando è stato attivato il servizio, nel 2005, assicurato a seconda delle esigenze sulla basentana, ad Irsina, Tricarico, Garaguso, Calciano e Grottole.
Sulla ufficiosità della notizia anche l’amministrazione comunale di Grassano e il sindaco, Vito Magnante, si stanno adoperando per saperne di più, ma già si sono dichiarati contrari alla chiusura della postazione di Grassano, così come la cittadinanza è pronta a far sentire la sua voce agli organi preposti perché; se bisogna effettuare dei tagli non si capisce perché partire proprio dalle emergenze e da un servizio che risulta essere efficiente per tanti comuni. I cittadini sono pronti a seguire Magnante nel chiedere con forza che ciò non avvenga appellandosi al buon senso della classe dirigente politica regionale nel volere rivedere questa assurda ipotesi. Il sindaco, Nicola Bonelli, della precedente amministrazione si attivò nell’individuare, presso il Distretto sanitario, un’area da destinare alla postazione del 118 sistemandola e adeguandola secondo le esigenze richieste, proprio per potenziare il servizio che ormai da cinque anni presta la sua opera per i paesi del comprensorio.
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