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Il presidente del WWF Calabria, Beatrice Barillaro, ha scritto al Presidente della Regione ed agli assessori all’Ambiente ed alle Attività Produttive in merito alla centrale del Mercure auspicando che «la Regione non dia le autorizzazioni per la trasformazione dell’impianto a biomasse in un’area – afferma – che si trova tl centro del Parco nazionale del Pollino». «Il WWF – afferma Barillaro – ha già espresso in ripetute occasioni la sua contrarietà alla Centrale per motivi di difesa ambientale e per la tutela della salute e degli interessi economici degli abitanti del territorio del parco. E’ inammissibile che all’interno del più grande Parco naturale d’Europa sorga una centrale a biomasse di oltre 30 MW di potenza e che richiede enormi quantità di biomasse non reperibili in loco, a meno che non si vogliano tagliare i boschi e gli alberi secolari del Parco. In alternativa, il legname importato dall’estero verrebbe portato alla Centrale con 80 Tir al giorno in un’interminabile processione di fumi e di emissioni di anidride carbonica».
«Lo stesso WWF – fa rilevare Beatrice Barillaro – ha presentato nel passato osservazioni nei procedimenti relativi all’AIA e alle Valutazioni di incidenza rilevando che gli studi presentati dall’Enel erano piuttosto generici, senza reali approfondimenti sugli impatti della centrale sulla biodiversità dell’area al cui interno vivono numerose specie protette dalle Direttive europee (la lontra, il lupo, il capovaccaio e l’aquila reale solo per citarne alcune). Soprattutto gli studi non scioglievano i nodi relativi all’approvvigionamento del combustibile richiesto per l’esercizio dell’impianto». Secondo Barillaro, «è importante anche ricordare che il Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Pollino, condividendo le preoccupazioni espresse, dopo avere ritirato il parere favorevole pronunciato in occasione dell’incontro della Conferenza di servizi svolta a Cosenza il 30 luglio del 2009, sulla base di un parere richiesto dallo stesso Parco all’Avvocatura dello Stato, ha formalmente dichiarato ‘l’assoluta incompatibilità con la natura dell’area e le finalità del Parco della paventata riapertura della centrale Enel del Mercure», demandando al direttore dell’Ente gli atti consequenziali. Analogamente anche la Regione Calabria, con decreto del Dirigente del Dipartimento Politiche dell’Ambiente del 3 dicembre del 2009, ha annullato il parere favorevole di Valutazione di incidenza espresso nel febbraio 2007». «Il WWF pertanto, solidale con le popolazioni locali preoccupate a ragione del proprio destino e di quello del territorio – conclude Beatrice barillaro – nel richiamare l’attenzione degli assessori competenti sul delicatissimo problema ambientale e sociale della Centrale del Mercure, auspica che le Conferenze di Servizio non si concludano con un parere positivo». (ANSA). COM-DED 14-GIU-10 13:15ENERGIA:MERCURE;WWF,REGIONE NON AUTORIZZI PASSAGGIO BIOMASSE CATANZARO, 14 GIU – Il presidente del WWF Calabria, Beatrice Barillaro, ha scritto al Presidente della Regione ed agli assessori all’Ambiente ed alle Attività Produttive in merito alla centrale del Mercure auspicando che «la Regione non dia le autorizzazioni per la trasformazione dell’impianto a biomasse in un’area – afferma – che si trova tl centro del Parco nazionale del Pollino». Il WWF – afferma Barillaro – ha già espresso in ripetute occasioni la sua contrarietà alla Centrale per motivi di difesa ambientale e per la tutela della salute e degli interessi economici degli abitanti del territorio del parco. E’ inammissibile che all’interno del più grande Parco naturale d’Europa sorga una centrale a biomasse di oltre 30 MW di potenza e che richiede enormi quantità di biomasse non reperibili in loco, a meno che non si vogliano tagliare i boschi e gli alberi secolari del Parco. In alternativa, il legname importato dall’estero verrebbe portato alla Centrale con 80 Tir al giorno in un’interminabile processione di fumi e di emissioni di anidride carbonica». «Lo stesso WWF – fa rilevare Beatrice Barillaro – ha presentato nel passato osservazioni nei procedimenti relativi all’AIA e alle Valutazioni di incidenza rilevando che gli studi presentati dall’Enel erano piuttosto generici, senza reali approfondimenti sugli impatti della centrale sulla biodiversità dell’area al cui interno vivono numerose specie protette dalle Direttive europee (la lontra, il lupo, il capovaccaio e l’aquila reale solo per citarne alcune). Soprattutto gli studi non scioglievano i nodi relativi all’approvvigionamento del combustibile richiesto per l’esercizio dell’impianto». Secondo Barillaro, «è importante anche ricordare che il Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Pollino, condividendo le preoccupazioni espresse, dopo avere ritirato il parere favorevole pronunciato in occasione dell’incontro della Conferenza di servizi svolta a Cosenza il 30 luglio del 2009, sulla base di un parere richiesto dallo stesso Parco all’Avvocatura dello Stato, ha formalmente dichiarato ‘l’assoluta incompatibilità con la natura dell’area e le finalità del Parco della paventata riapertura della centrale Enel del Mercure», demandando al direttore dell’Ente gli atti consequenziali. Analogamente anche la Regione Calabria, con decreto del Dirigente del Dipartimento Politiche dell’Ambiente del 3 dicembre del 2009, ha annullato il parere favorevole di Valutazione di incidenza espresso nel febbraio 2007». «Il WWF pertanto, solidale con le popolazioni locali preoccupate a ragione del proprio destino e di quello del territorio – conclude Beatrice barillaro – nel richiamare l’attenzione degli assessori competenti sul delicatissimo problema ambientale e sociale della Centrale del Mercure, auspica che le Conferenze di Servizio non si concludano con un parere positivo». (ANSA). COM-DED 14-GIU-10 13:15
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