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La Guardia di finanza della Compagnia di Sibari ha eseguito un provvedimento di sequestro di settanta ettari di terreni agricoli nella Sibaritide per la sospetta presenza di rifiuti tossici provenienti dalla zona industriale di Crotone.
Le aree si trovano a ridosso dei tre siti di interesse nazionale (due nel territorio comunale di Cassano all’Ionio e una a Cerchiara di Calabria) sequestrati a metà degli anni Novanta dalle stesse Fiamme gialle che vi scoprirono la presenza di circa trentamila tonnellate di ferriti di zinco provenienti sempre dalla città pitagorica.
Furono in quel contesto, notificati due avvisi di garanzia nei confronti dei rappresentanti legali della società Syndial Spa del Gruppo Eni, ai quali si contestavano le violazioni delle norme ambientali e la mancata bonifica dei siti. Dopo il sequestro compiuto nei mesi scorsi i finanzieri, in collaborazione con i funzionari dell’Arpacal di Cosenza, hanno compiuto ulteriori accertamenti anche nelle aree adiacenti ed è emerso un elevato inquinamento ambientale, derivante dalla presenza di metalli pesanti quali Cadmio, Piombo, Arsenico, Stagno, Rame, Zinco, nonchè in alcuni casi di Solfati.
Il sequestro eseguito stamani non precluderà le operazioni di caratterizzazione e messa in sicurezza delle aree interessate. Il decreto emesso dalla Procura di Castrovillari è stato notificato ai Ministeri dell’Ambiente ed a quello dello Sviluppo Economico, alla Regione Calabria, alla Soprintendenza per i Beni Archeologici, ai Sindaci dei Comuni interessati, agli indagati ed proprietari dei terreni.
L’allargamento delle aree inquinate era stata svelata ieri in una conferenza stampa congiunta dei sindaci di Cassano e Cerchiara, Gianluca Gallo e Antonio Carlomagno, i quali hanno tra l’altro richiesto (otto mesi dopo la prima sollecitazione in questo senso) all’Istituto superiore di sanita un’indagine epidemiologica sulle rispettive popolazioni. In una delle tre aree sequestrate da anni, le ferriti avrebbero raggiunto anche una falda acquifera superficiale, ma gli specialisti hanno chiarito che le conseguenze dovrebbero essere ridotte.
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