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Sono stati uccisi mentre giocavano a carte in un magazzino, in compagnia di una terza persona rimasta ferita in maniera non grave. È questo lo scenario del duplice omicidio che si è consumato questo pomeriggio a Gagliato, un piccolo centro del Catanzarese, non lontano da Soverato. Sotto i colpi di arma da fuoco esplosi da uno o più killer sono rimasti uccisi i fratelli gemelli Nicola e Vito Grattà, 45 anni, già noti alle forze dell’ordine. Un agguato in piena regola, messo in atto da chi conosceva bene le abitudini delle due vittime. Sul luogo dell’agguato stanno operando i Carabinieri della Compagnia di Soverato e del Reparto operativo provinciale di Catanzaro, diretti rispettivamente dal capitano Emanuele Leuzzi e dal tenente colonnello Giorgio Naselli. Secondo le prime ipotesi, l’agguato rientrerebbe nella faida in corso da alcuni mesi nel territorio del Soveratese, a cavallo con le province di Reggio Calabria e Vibo Valentia, e che ha portato a diversi casi di omicidi. Nicola Grattà, avvisato orale di pubblica sicurezza, era finito agli arresti domiciliari lo scorso mese di febbraio, con l’accusa di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Sarebbe questo l’ultimo episodio, anche se in passato l’uomo era finito in diverse inchieste giudiziarie. Dopo il duplice omicidio di oggi gli inquirenti hanno avviato una serie di controlli e stanno ascoltando alcune persone che potrebbero avere elementi utili alle indagini.
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