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Il gruppo parlamentare del Pdl in Commissione agricoltura della Camera (primo firmatario Giovanni Dima) ha presentato una risoluzione, che sarà discussa la prossima settimana, «in cui si impegna il Governo ad adottare ogni utile iniziativa di pressione nei confronti della Commissione europea per operare una revisione della normativa in tempi anticipati rispetto a quelli previsti del 2012 insieme all’attuazione di tutta una serie di iniziative che vadano nella direzione di garantire sostegno alle attività di pesca».
A renderlo noto è stato lo stesso Dima dopo una riunione della Commissione nel corso della quale è intervenuto il ministro Giancarlo Galan, che il parlamentare ha definito «positiva».
«Stiamo giocando una partita difficile – ha sostenuto Dima – ma abbiamo, al tempo stesso, la consapevolezza che l’unità di intenti delle Istituzioni coinvolte e la coesione politica ed istituzionale mostrata, possa aiutarci ad individuare soluzioni conformi al problema in atto. Per questo vogliamo ringraziare le Amministrazioni comunali e le Province calabresi più direttamente coinvolte nella questione e le associazioni di categoria per il clima di collaborazione che si è instaurato e per le comuni vedute di opinioni che stanno caratterizzando il modo di affrontare la questione».
«Il Ministro Galan, in premessa – ha sostenuto Dima riferendo quando avvenuto in Commissione – ha ricordato l’espressa volontà della Commissione europea di escludere categoricamente dal confronto qualsiasi ipotesi di intervento legislativo che riveda le decisioni già prese e rinvii le scadenze fissate in un Regolamento che, pur essendo stato firmato nel 2006, coglie il nostro Paese impreparato ad affrontare le novità in esso contenute, tanto da riguardare complessivamente il 25% della flotta italiana. Al tempo stesso, però, lo stesso Galan ci ha confermato l’intenzione del Governo di voler seguire da vicino l’evolversi di una problematica che desta non poche preoccupazioni per le ricadute negative che si stanno ripercuotendo su un comparto già provato da una crisi strutturale e sistemica. Tanto da annunciare la costituzione di un’unità di crisi, di cui fanno parte le Regioni e le associazioni di categoria, che avrà il compito di individuare le migliori azioni possibili per sostenere questo settore».
«Nel merito, poi – ha aggiunto Dima – abbiamo chiesto al Ministro un impegno concreto sul fronte dell’attuazione di alcune misure che riteniamo necessarie per far fronte all’emergenza. Tra queste, la possibilità di attivare un fermo pesca chiamato a contribuire sia alla soluzione dell’eccessivo sfruttamento delle risorse ittiche sia, soprattutto, alla gestione della fine delle deroghe e dell’introduzione delle nuove maglie delle reti; l’utilizzo di 30 mln di euro, già stanziati dal Governo, per combattere il caro gasolio; la concessione di deroghe per la pesca alla distanza minima dalla costa con riferimento a tutte quelle aree attualmente non ricomprese fra quelle per le quali esistono le previsioni dell’art. 13 del Regolamento comunitario la cui istruttoria deve essere avviata dalla Calabria e supportata dal Ministero per poter avere risposte entro il prossimo mese di settembre». «Il Ministro – ha concluso Dima – si è detto disponibile ad attuare queste misure evidenziando anche la necessità che nella rimodulazione dei fondi FEP le singole Regioni prevedano la concessione di contributi per l’acquisto delle nuove reti».
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